rassegna stampa

Una doppietta in 2’36”: l’Inutile va al più presto clonato

Il Toro non aveva fatto i conti con Totti, entrato a quattro minuti dalla fine e capace di segnare due gol, il primo dopo 23 secondi dal suo ingresso (totale 2’36” per l’Impresa), ribaltare la situazione e regalare tre punti alla sua Roma

Redazione

A giudicare dal primo tempo giocato (giocato?) dalla Roma, tutte le scelte dell’allenatore di Certaldo (fischiato prima del via) sono apparse sbagliate. Ovviamente, con la collaborazione attiva di chi stava in campo. Una prima frazione alla Garcia, per intenderci. Come era accaduto a Bergamo, domenica passata. Brutta faccenda, non c’è dubbio. Roma pessima (come il miope arbitro Calvarese, a dire il vero): una fotocopia sbiadita di quella che aveva fatto stropicciare gli occhi ai tifosi e alla critica con Lucio fresco di nomina.

Dopo l’ennesimo rigore negato a Nainggolan (Calvarese imbattibile, nel suo genere), dentro Dzeko. Più Uomo Speranza che attaccante da valutare, a quel punto. Fatto sta che, dopo pochi minuti dal suo ingresso, ecco la rete del pareggio, firmata da Manolas. Poi, come quasi sempre capita alla Roma, arriva il gol dell’avversario sconosciuto o di chi mai aveva gioito in precedenza, cioè Martinez, al primo centro stagionale. La squadra giallorossa, si sa, è storicamente specialista in questo genere di cose, e non ha voluto tradire la sua pessima tradizione. Nessuno, però, aveva fatto i conti con l’Inutile entrato a quattro minuti dalla fine e capace di segnare due gol, il primo dopo 23 secondi dal suo ingresso (totale 2’36” per l’Impresa), ribaltare la situazione e regalare tre punti alla sua Roma. «Una bella emozione», il suo laconico commento. Dzeko sarà pure sotto esame, ma Francesco Totti deve essere clonato. Al più presto.

(M. Ferretti)