rassegna stampa

Stadio, tutti gli atti al setaccio. “Ora registriamo le riunioni”

Montuori: "Se la procedura come crediamo, risulta corretta, potrà andare avanti. Nel futuro di questa città ci sarà lo stadio della Roma"

Redazione

Lo stadio a Tor di Valle "è uno schifo, ma si fa", diceva al telefono il dirigente di Palazzo Chigi responsabile del progetto. E per un'involontaria - e comica - coincidenza temporale, proprio nel giorno in cui l'intercettazione è venuta fuori dalle carte della maxi-inchiesta, l'assessore all'Urbanistica della giunta Raggi ha detto a microfoni aperti che "lo stadio ci sarà". Di più, "se la procedura - ha aggiunto Luca Montuori - come crediamo, risulta corretta, potrà andare avanti". Suona strano, scrive Lorenzo De Cicco su Il Messaggero, perché la due diligence annunciata da Raggi su tutti gli atti della conferenza dei servizi non è nemmeno partita, come confermano fonti del dipartimento Urbanistica. "Nel futuro di questa città ci sarà lo stadio della Roma", diceva però ieri Montuori. Salvo poi frenare in serata: "Dobbiamo tutelare l'amministrazione, guarderemo le carte, faremo le nostre valutazioni e quando avremo una risposta andremo avanti".

Il M5S è spaccato e in queste ore nelle chat interne turbinano messaggi di ogni tipo, tra il fronte "stadista" e chi dopo gli arresti per mazzette vuole fermare tutto. Ci sono poi i tecnici, che dicono "non firmiamo niente" fino a quando non sarà tutto chiarito, anche perché, ammettono ai vertici del dipartimento, "le carte stanno svelando tante ombre anche sugli atti pubblici". Per dire, tra i dirigenti dell'Urbanistica ora circola l'idea di registrare tutte le riunioni della due diligence.