rassegna stampa

Spalletti: «La rosa merita applausi»

I dubbi del passato sembrano svaniti grazie ai 3 punti. La difesa a 3/4 e l'impostazione di squadra hanno fatto la differenza nel match di ieri

Redazione

La vittoria fa sembrare bella anche la Roma che ha perso a Torino. La rosa corta non è più corta e tutti i dubbi del passato spariscono in un attimo. Spalletti la vede così, pensando a chi ha criticato, come se i nemici fossero loro. Detto questo, tanto di cappello a chi ha preparato così bene una partita difficile, anche per le assenze. Va bene così, si va avanti, e l'appassionato romanista, spiega Alessandro Angeloni su ilMessaggero, si augura che lo si faccia sempre così. «Noi abbiamo una buona squadra e una buona rosa perché questa di Napoli è stata anche la vittoria della rosa. In campo sono andati giocatori che ho utilizzato poco e se riesci a vincere in questa maniera dimostri di avere qualità importanti». Ma ecco che quel passato a volte ritorna. «Alcune volte siamo stati al di sotto del nostro massimo ed è li che si è creata questa differenza con la Juventus, adesso vediamo se i bianconeri continueranno a tenere il passo così a lungo. La Roma c'è? I dubbi sono vostri, non miei. A volte perdiamo palle incredibili ma in difesa possiamo fare meglio». La difesa merita applausi. Tutta. «Fazio è un gran giocatore, Manolas ha rifatto bene: per me recuperare Ruediger e Vermaelen è tanta roba», le parole del tecnico della Roma. Che adesso prepara il futuro con fiducia: «Ho visto una squadra completa qui al San Paolo, contro un avversario fortissimo e un pubblico eccezionale. Probabilmente con due giocatori larghi ci siamo presi alcuni vantaggi a livello tattico. Il Napoli ha spinto ma ha anche sofferto: quando la palla ce l'ha Hamsik è lavorata bene, ma lo è anche quando ce l'ha Salah. Il nostro avversario ha fatto ciò che doveva fare ma ha trovato una Roma più forte. Potremo essere l'anti-Juve ma bisogna giocare così e lo stesso discorso vale per il Napoli ».

A Napoli con la difesa a tre, questo è sembrato. Florenzi si abbassava in fase di non possesso ma ha spesso giocato alto. Lucio spiega il meccanismo del 3/4: «Giravamo palla a tre per avere i quinti sulle fasce, a difendere eravamo a quattro con Perotti che attaccava il terzino e Jesus basso»Dzeko croce e delizia. «Ha fatto due gol, ma sotto l'aspetto della cattiveria, del veleno, deve far meglio. Ognuno può pensarla come gli pare ma nel primo tempo ha avuto quattro o cinque occasioni dove poteva fare male. E' un giocatore eccezionale ma per le qualità che ha non le sfrutta fino in fondo». E i meriti di Spalletti? «A me non frega niente dei meriti. A voi piace chi fa gol, non ve ne frega nulla chi manda in porta. Fai una rete e va bene e gli altri minuti che si fa? Se la squadra non riesce a sopperire alla mancanza dei contrasti, mancano numeri. Poi si perde e a chi fa gol si dà dieci in pagella».

Immancabile la domanda su Totti. Perché non è entrato?: «L'avevamo preparata così ma sono stati fondamentali gli interpreti. Alla fine c'era da soffrire e da correre e non era facile poter dare palla a Francesco, riuscire a tenerla e riproporsi. Non bisognava prendere il secondo gol. Di lui se ne può sempre fare uso, ma quando c'è una partita con molti ribaltoni e tanta corsa non gli si crea un vantaggio secondo me». Chiusura e complimenti per Salah. «E' stupendo con queste accelerazioni dove ti trita in due». Pizza e mozzarelle per tutti, nello spogliatoio della Roma a fine gara. Una vittoria al cento per cento alla napoletana.