rassegna stampa

Serie A, passa lo straniero

All'estero gli imprenditori si avventurano nel mondo del pallone nella certezza di poter guadagnare denaro vero. Al contrario, in Italia, gli imprenditori investono poco perché sono convinti di poter guadagnare al massimo in visibilità

Redazione

Appare evidente che gli uomini più ricchi del pianeta scelgano le nostre spiagge e le nostre città per le vacanze, ma fuggano terrorizzati all'ipotesi di potersi comprare una squadra di Serie A. Agli investitori stranieri il nostro pallone non piace. Nella Serie A ai nastri di partenza, le proprietà internazionali sono quattro: la Roma dello statunitense James Pallotta, il Milan del gruppo cinese Sino Europe Sports Investment Management Changxing, l'Inter (ancora) dei cinesi del Suning Holdings Group, il Bologna del canadese Joey Saputo. Tutto qui? Tutto qui, ricorda Benedetto Saccà su "Il Messaggero". Quattro su venti. In Premier soltanto 6 club non sono di proprietari stranieri.

Prima l'Italia si concedeva il lusso di respingere i capitali esteri, mentre adesso che ne avrebbe l'urgenza sono gli sceicchi e gli oligarchi a girare al largo. All'estero gli imprenditori si avventurano nel mondo del pallone nella certezza di poter guadagnare denaro vero. Al contrario, in Italia, gli imprenditori investono poco perché sono convinti di poter guadagnare al massimo in visibilità.