rassegna stampa

Roma, l’esame è doppio

Comincia il tour de force, le 11 gare in quaranta giorni, che ci diranno che cosa saranno i giallorossi

Redazione

La Coppa Italia è un obiettivo della Roma. Deve esserlo. Roma-Samp, domani sera stadio Olimpico, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, è gara da non prendere con leggerezza. L'altro obiettivo deve essere il campionato, inteso come (obiettivo) minimo il secondo posto. Per tenere il resto del gruppone a distanza occorre non disperdere punti, cominciando a battere il Cagliari domenica sera, stadio Olimpico.

Comincia il tour de force, le 11 gare in quaranta giorni, che ci diranno che cosa sarà la Roma.  Le assenze restano sufficientemente pesanti (Florenzi e Salah su tutte, poi c'è Perotti che ha appena recuperato dopo l'infortunio muscolare) ma per fortuna di Spalletti - rispetto a Udine - tornano Ruediger e De Rossi.

Non ci sarà turn over, anche se qualche elemento ha bisogno davvero di riposare, vedi ad esempio Fazio (le ultime diciassette di campionato più una le ha giocate da titolare, tutte per novanta minuti, più una in Europa League), vedi pure Dzeko (come Fazio, con solo dieci minuti in meno sulle gambe, ovvero ne ha giocati 80 con il Palermo) e Nainggolan (sempre presente in tutte le 27 gare stagionali). Ci sta che un paio tra Nainggolan, Dzeko e Fazio, possano saltare la sfida di Coppa Italia, anche perché ci sono sulla carta calciatori pronti per sostituirli, Totti e Vermaelen (più Ruediger che ha saltato la gara di Udine e Juan Jesus).

Ad occhio e croce, facile pensare a un duo di centrocampo composto da De Rossi e Paredes domani e De Rossi-Strootman con il Cagliari. Difficile pensare a un impiego di Gerson, sparito dopo Torino, ci sarà tempo per rodare il ragazzino brasiliano, che forse avrebbe qualche chance in più se De Rossi non si fosse riposato a Udine.

Perotti, oggi torna in gruppo: per lui più Cagliari che Sampdoria. Facile che domani sera vada in panchina.

Si scalda Alisson, ormai specialista di coppe: dopo l'Europa League, gli tocca anche la competizione nazionale. Spera nell'esordio Mario Rui, che Spalletti sta tenendo in naftalina da un po', anche per colpa delle buone prestazioni di Emerson.