rassegna stampa

Roma, la spinta di Eusebio

LaPresse

Al tecnico giallorosso non bastano gli ottavi, vuole risalire la classifica in campionato

Redazione

Paulo Sousa, anche in pubblico, si è candidato, addirittura presentandosi sabato in tribuna al Franchi. Zinedine Zidane, invece, avrebbe detto no all'intermediario di Pallotta (conferma solo il solito sito spagnolo). Corvi e avvoltoi che siano. O solo ombre e fantasmi. Quella giallorossa, almeno vista da fuori, scrive Ugo Trani su Il Messaggero, è la panchina d’oro.

Ma Di Francesco se la tiene stretta. Gli interessa solo il lavoro quotidiano. Quindi il campo. E’ lì che concentra ogni idea e ogni sforzo. Eusebio ha l’arrabbiatura facile in questa stagione. Si è spaccato la mano, nella sfida contro l’Atalanta, dando più di un pugno a quella panchina che diversi colleghi gli invidiano. Anche a Mosca si è innervosito. Perché, nel finale della partita con il Cska, ha avuto la stessa brutta sensazione già provata spesso nelle gare di serie A. L’incapacità di chiudere il match, innanzitutto. Ma anche la leziosità, la superficialità e l’egoismo dei singoli che rischiano di riaprirlo. Al centro del dibattito con i giocatori ha messo la gestione della partita.

La sua Roma si blocca. Impaurita e insicura. Di Francesco non cerca, insomma, scuse: il 9° posto in classifica è la conseguenza di qualche cortocircuito da prevenire. Con la personalità e la mentalità da big. In Europa lo sforzo c’è, in Italia meno. Buttati 5 punti, forse di più, in 11 giornate. Sprechi inaccettabili per il tecnico. Che se la prende innanzitutto con se stesso. Non gli bastano gli ottavi, vuole risalire la classifica.

Il 4-2-3-1, al momento, non si discute: il gruppo ha condiviso la virata del tecnico a fine settembre.  Eusebio chiede ancora pazienza con i ragazzi. Che, però, prendono quota: Zaniolo usa anche il fisico per farsi largo, Kluivert gioca più semplice per risultare efficace e Cristante mette finalmente il piede per contrastare. Di Francesco sa che la rosa presto si rivaluterà. Il tecnico si augura di vedere molto da Schick. Con una giocata alla Pellegrini si può prendere la Roma. Prima lui, e magari da domenica, di Pastore, in tribuna per scelta tecnica a Mosca.