rassegna stampa

La Bindi annuncia: “Agnelli verrà in Antimafia”

Audizione in Commissione dell’avvocato del club, Chiappero: "Presidente estraneo, Dominello era per tutti soltanto un tifoso"

Redazione

Al 1’ di gioco l’apertura di Luigi Chiappero, avvocato Juve: "C’è la totale disponibilità del nostro presidente ad essere ascoltato in Antimafia". All’ultimo minuto, poi, la conferma del presidente della stessa Commissione, Rosy Bindi: "Abbiamo chiarito che Andrea Agnelli verrà". In mezzo più di un’ora di audizione, tesa, inizialmente pubblica e poi secretata: ieri la testimonianza del legale in Antimafia ha aggiunto un altro tassello sulla presunta infiltrazione della ‘ndrangheta allo Stadium. L’audizione a Roma, che proseguirà mercoledì prossimo, è stata la prima occasione della Juve per difendersi dall’accusa che la sfiora: per i pm torinesi la Signora avrebbe fatto un "compromesso" con ultrà in odor di mafia per garantire l’ordine pubblico, anche se in sede penale nessun dipendente è indagato.

Chiappero ha voluto chiarire la natura del rapporto tra il club e Rocco Dominello, incensurato, figlio di un presunto boss di ‘ndrangheta e personaggio chiave dell’indagine: "È entrato in contatto con il nostro security manager Alessandro d’Angelo e col responsabile della biglietteria Stefano Merulla: non pensavano lontanamente di parlare con un soggetto che non fosse esponente della curva e che ha, comunque, un certificato penale pulito". Le risposte non sono andate tutte a genio alla Bindi, che è sbottata durante l’audizione: "Il fatto che anche senza Dominello le cose continuavano ad andare avanti, dimostra che la ‘ndrangheta c’è...".

(F. Conticello)