rassegna stampa

«Falso nueve» e Florenzi più avanzato

Prima l'impegno in Europa e poi il big match con l'Inter in campionato. Due partite chiave nella stagione della Roma, in cui si cambieranno nuovamente uomini e modulo per cercare di uscire da questa mini crisi

Redazione

«Così non si va avanti», ha detto Luciano Spalletti nel dopo gara di Torino. E ieri a Trigoria ha ricordato ai giocatori che la squadra conta sempre più del singolo, riprendendo il famoso discorso di Al Pacino in «Ogni maledetta domenica». Non c’è tempo da perdere, in vista del doppio impegno settimanale: giovedì sera in Europa League contro i romeni dell’Astra Giurgiu e domenica contro l’Inter.

Cosa vuole dire nei fatti, «così non si può andare avanti». È un problema strettamente psicologico – come Spalletti ha fatto rudemente intendere con il passaggio sulle «menti deboli» che non è piaciuto per nulla ai giocatori – o ci sarà un ricasco tattico sulle scelte di modulo e di interpreti?

La squadra, scrive Luca Valdiserri su Il Messaggero, ieri ha lavorato divisa per reparti: la difesa alle 12, il centrocampo alle 14, l’attacco alle 16. Tutto per aumentare la concentrazione e migliorare gli automatismi, ma anche come punizione visto che nessuno ha potuto lasciare il centro sportivo prima delle 18. Alla sessione mattutina era presente il direttore sportivo, Walter Sabatini, che nei prossimi giorni dovrebbe tenere una conferenza stampa. È possibile che Dzeko giochi ancora contro l’Astra Giurgiu, quando sarà fatto un turnover più marcato dove potrebbe trovare posto anche Gerson. Da domenica contro l’Inter si ritornerà a un 4-3-3 con il «falso nueve». Florenzi potrebbe essere alzato nel tridente d’attacco, per aumentare l’aiuto al centrocampo, e Bruno Peres giocare a destra, con Juan Jesus terzino sinistro. I cambi a centrocampo sono il minimo indispensabile e questa volta Paredes dovrebbe essere impiegato in tutte e due le partite. Lo stadio Olimpico, per la partita di giovedì contro l’Astra Giurgiu, rischia un minimo storico di presenti. Il momento nero della squadra e i prezzi dei biglietti (sono stati venduti dei mini abbonamenti europei che sarebbero stati convenienti per la Champions League ma non lo sono certo per l’Europa League) sono un deterrente formidabile. In vista della partita di domenica, invece, c’è da segnalare che gli ultrà interisti non saranno allo stadio Olimpico per «solidarietà» con quelli romanisti.