rassegna stampa roma

Le mire di Parnasi sui soldi di Cassa Forense

La vendita del piano del nuovo Stadio della Roma era "condizionata" a un'altra iniziativa immobiliare: l'acquisto dell'Ecovillage di Marino utilizzando i fondi previdenziali degli avvocati italiani

Redazione

La vendita del piano del nuovo Stadio della Roma era "condizionata" a un'altra iniziativa immobiliare. Un "accordo" tra la venditrice Eurnova srl di Luca Parnasi e l'acquirente Dea Capital sgr (società di gestione risparmio), che prevedeva l'uso dei fondi previdenziali degli avvocati italiani, scrive Ivan Cimmarusti su "Plus24", inserto de "Il Sole 24 Ore". Una sorta di inganno in cui doveva cascare la Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense che - nelle mire dell'imprenditore - doveva diventare una sorta di «strumento» per favorire il suo business. L'operazione non va in porto. Ma nei documenti investigativi della Procura della Repubblica di Roma è illustrato l'innesco di questo fronte dell'indagine, che nella fase preliminare fa emergere un tentativo di forzare la mano sul presidente della Cassa forense Nunzio Luciano, così da indurlo a usare i soldi previdenziali degli avvocati per acquistare l'Ecovillage di Marino (Roma). Si tratta di un progetto immobiliare che ad oggi si è rivelato poco remunerativo e di cui si voleva liberare Dea Capital. In questo modo Parnasi contava di chiudere l'affare in tempi celeri con la Sgr, così da indurla a comprare il progetto del Nuovo Stadio della Roma. "L'investimento nel fondo Ecovillage è stato visto dagli uffici della Cassa forense", spiega Enrico Cibati, responsabile degli investimenti della Cassa, "ma è stato ritenuto non in linea con le strategie dell'ente e quindi non è stato mai proposto per la discussione in comitato investimenti". Cibati precisa che la "Cassa forense non ha investito in nessuna iniziativa di società facenti capo al gruppo Parnasi".

Stratega dell'operazione "Cassa forense" risulta essere il faccendiere Luigi Bisignani. Gli inquirenti ritengono che Parnasi abbia tentato di convincere l'avvocato Luciano, "offrendogli - mediante l'apporto di Bisignani - un considerevole contributo alla campagna elettorale in cambio della sua disponibilità, nella veste di pubblico ufficiale, all'acquisto delle quote di Ecovillage". Il progetto immobiliare è stato promosso da Parsitalia, società del gruppo Parnasi, ma poi ceduto a Dea Capital. Un investimento non proprio ottimale per la Sgr, al punto che - per gli inquirenti - voleva in qualche modo liberarsene.

(I. Cimmarusti - Plus24)