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Trenta tiri del Real e 4 falli subiti: tutti i numeri di una rosa spenta

LaPresse

A Madrid la Roma s’è consegnata senza lottare, senza provare ad arginare con le buone la furia dei Blancos

Redazione

Chi volesse rimproverare alla Roma una scarsa cattiveria, oggi ha i numeri per farlo. L’esordio in Champions League ha detto una cosa, su tutte: che a Madrid s’è consegnata senza lottare, senza provare ad arginare con le buone la furia Real, ma nemmeno con le cattive, scrive Matteo Pinci su La Repubblica.

Quattro falli in novanta minuti, uno ogni 22’: praticamente i giallorossi hanno evitato anche solo di scontrarsi con i campioni d’Europa. Eppure quattro falli sono bastati a produrre la punizione del gol e due ammonizioni: insomma, sono anche stati spesi maluccio.

Lo specchio di una squadra che ha smarrito la cattiveria con cui solo 5 mesi fa aveva conquistato le semifinali di Champions. E spalancato la porta all’avversario. La semplicità con cui la Roma espone Olsen alle iniziative avversarie deve gelare il sangue al portiere svedese: 30 tiri subiti al Bernabeu, 102 da quando è iniziata la stagione, che in media vuol dire più di 20 a partita.

In estate Monchi ha completato la sua seconda rivoluzione in due anni: 13 acquisti, 7 cessioni. Un tourbillon di 35 calciatori della prima squadra movimentati con almeno 11 " titolari" finiti altrove. Le cessioni sono argomento tabù a Trigoria, dove tutti guardano al futuro. In attesa di capire di che colore sia.