rassegna stampa roma

Roma, un vincolo contro lo stadio

La pentastellata Lombardi su Facebook: "Non ci sto a vedere la mia città martoriata per soddisfare la volontà di qualche imprenditore"

Redazione

Un vincolo di tutela sull’ippodromo di Tor di Valle: ecco la novità in grado di riportare la pace in casa Cinquestelle al termine dell’ennesima giornata di passione. Iniziata di buon mattino, allorché Beppe Grillo riceve una telefonata e capisce che a Roma ne hanno combinata un’altra: «Di nuovo? Così però ci facciamo male», sbotta. Gli hanno appena letto il post che Roberta Lombardi ha pubblicato su Fb: «Io non ci sto a vedere la mia città martoriata per soddisfare la volontà di qualche imprenditore. Bisogna annullare subito la delibera che stabilisce la pubblica utilità» dello stadio giallorosso, nient’altro che «una grande colata di cemento», un «piano di speculazione immobiliare in deroga al piano regolatore». Ci risiamo. Anche sulla costruzione del mega complesso sportivo e commerciale alla periferia sud della capitale, 900 mila metri cubi per 1,4 miliardi di investimento privato autorizzati dalla giunta Marino, il Campidoglio a trazione grillina annaspa e rischia di affondare l’intero Movimento, come scrive Vitale su La Repubblica. La base è in rivolta, la maggioranza spaccata, i vertici schierati a difesa di un progetto controverso, ma difficile da bocciare. Sul quale, tuttavia, la Soprintendenza statale ai Beni archeologici ha appena avviato l’iter per imporre il vincolo su tutta l’area intorno all’ippodromo di Tor Valle, il prezioso manufatto firmato dall’architetto La Fuente per le Olimpiadi del ’60, che la nuova edificazione prevede di cancellare. Una decisione sufficiente a chiudere la partita senza costringere la giunta Raggi a sporcarsi le mani. «Evvai, così salta tutto», esulta a sera il vicesindaco Luca Bergamo. Al mattino, però, Grillo non lo sa. E dopo aver letto il post di Lombardi tuona: «Adesso basta! Basta con le liti, con le divisioni, con le opinioni che servono solo a rinfocolare le chiacchiere sul M5S. Ora ciascuno faccia il suo». Perciò è necessario che lui lunedì scenda a Roma, forse per incontrare Virginia Raggi dopo mesi di gelo, di certo per sedare la sommossa in Campidoglio.