rassegna stampa roma

E i primi della classe scoprono la precarietà

I tre allenatori in testa alla Serie A potrebbero lavorare altrove nella prossima stagione

Redazione

Nella prossima stagione i candidati al titolo potrebbero non essere più Allegri, Spalletti e Sarri. Per motivi diversi, infatti, nessuno di loro è certo di rimanere nel suo attuale club. Vincere due scudetti in due anni e giocare una finale di Champions persa non basta per lavorare tranquilli. Nonostante il contratto in scadenza nel 2018 il clima tra Allegri e la Juve non è dei più sereni. La scenata di Doha dopo la Supercoppa non è piaciuta alla società che si aspetta il sesto titolo consecutivo in campionato. Alcuni giocatori poi non gradiscono i suoi metodi e lui ha ammesso che sta studiando l'inglese. Si è affidato all'agente Branchini che ha parlato di lui con Arsenal e Tottenham. Jardim del Monaco e Sousa tra i possibili sostituti. Spaletti non ha escluso un futuro a Torino sponda Juve «Sono un professionista». Il suo contratto scade a giugno e il tecnico deciderà verso marzo-aprile, confermando che la penna per il rinnovo la hanno in mano i giocatori. In sostanza ha confermato che serve vincere perché lui e il club vogliono questo. La sua vera tentazione è la Premier. Se andasse via toccherà al dsMonchi trovare il sostituto, con Emery, suo pupillo, in bilico al PSG. Sarri ha un contratto fino al 2020 e una squadra costruita per lui. Al momento i rapporti con De Laurentiis sono buoni ma potrebbero esserci altre burrasche come in passato.

(G. Cardone/M. Pinci)