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Belgio, l’ira del Ninja: “Ero sobrio in auto, patente non ritirata”

Il centrocampista giallorosso: "Ho dovuto fare l’alcol test, ma il livello non era così alto come ho letto"

Redazione

"Non ero ubriaco e non è vero che stavo guidando quando ci hanno fermato". Radja Nainggolan è furioso per le notizie che arrivano dal Belgio, secondo le quali sarebbe stato fermato dalla polizia locale alle 7 del mattino, al termine di una nottata in discoteca, consumata dopo la gara della sua nazionale contro la Grecia. Il tasso alcolemico, secondo le indiscrezioni, sarebbe stato molto sopra il consentito, tanto che al centrocampista sarebbe stata ritirata la patente, come scrive Ferrazza su La Repubblica. Ma Nainggolan non ci sta e ha prima postato su Instagram una sua foto con la patente in bocca, per dimostrare di non aver subito alcun sequestro, poi è intervenuto a Radio1 per tutelare la propria immagine. "Eravamo fermi, io e un mio amico, con una ruota bucata — la spiegazione di Radja — mi sono seduto dalla parte del guidatore dopo che abbiamo controllato la ruota, mentre il mio amico stava andando a piedi verso l’hotel più vicino per farci aiutare". E ancora. "Ho dovuto fare l’alcol test, ma il livello non era così alto come ho letto questa mattina. La mia patente non è stata revocata, e non c’è nessuna prova che stessi guidando".

Il nazionale belga è al momento completamente impegnato con la Roma nelle ultime sette gare di campionato. Così come è impegnato Spalletti, che ha però trovato il tempo per un viaggio a Milano. L’avvistamento del tecnico nella serata di lunedì nel capoluogo lombardo, aveva fatto inizialmente pensare a un possibile avvicinamento alla panchina dell’Inter. In realtà il tecnico toscano ha presenziato a un evento benefico organizzato per i 60 anni del comico dei Fichi d’India, Bruno Arena.