Qualcuno l’ha ribattezzato Bruno Piris, altri in maniera meno simpatica. C’è poco da ridere però. Rivederlo in campo dopo gli scempi con Lazio e Lione. Dopo aver preso le occhiatacce di mezza squadra però avvia l’azione del pareggio. Unico merito, tutto il resto è un altro giro di carillon intorno al pallone. Meno peggio che con i francesi, ma ci voleva pure poco. Dovrebbe mettersi seduto per qualche settimana accanto a Spalletti, ma la rosa corta non lo permette. (60’Dzeko 7: il primo pallone poteva essere già letale. Colpo di testa e palla alta di un soffio. Sul secondo è Consigli a tappargli la bocca. Alla terza però non perdona e arriva il gol numero 31 in stagione che lo porta a una sola rete dal record di Totti e Manfredini)
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