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Lega Serie A, club al lavoro sullo statuto: maggioranza semplice non convince

Una maggioranza semplice a 11 rischia di portare la situazione di stallo ad una Lega che può essere gestita da squadre sostanzialmente non di prima fascia

Redazione

I club di Serie A continuano a lavorare sul nuovo statuto. Carlo Tavecchio porterà una sua bozza di statuto in Assemblea. Saranno poi i club ad accettarla o meno, con l'ipotesi del commissario ad Acta, che comunque i club non vogliono prendere in considerazione. Dopo l'incontro informale che si è tenuto a Milano, scrive AdnKronos, filtra cauto ottimismo. La Lega all'unanimità aveva votato le linee guida che prevedevano una trasformazione manageriale, con presidente e un Ad autonomi e un consiglio di Lega a sette membri (di cui tre indipendenti).

Il problema che ha creato l'impasse riguarda il sistema di votazione. Dalla maggioranza qualificata, ovvero 14 voti necessari per le approvazioni delle istanze, che vige ora, il consiglio federale prevederebbe la maggioranza semplice. Si cerca una terza via per impedire il blocco delle votazioni. Essendo però talmente variegato il panorama delle 20 squadre della Lega di Serie A, una maggioranza semplice a 11 rischia di portare da situazione di stallo ad una Lega che può essere gestita da squadre sostanzialmente non di prima fascia, e questo è un rischio grosso che non si vuole correre. Anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sta lavorando assiduamente, ed ha molti club dalla sua parte. Per quanto riguarda, invece, la governance girano tanti nomi ma per i club, al momento è più importante individuare il profilo.