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Juventus, Agnelli inibito per un anno per il caso biglietti. Multa da 300mila euro per il club

Alleggerita la pena al presidente bianconero rispetto alla richiesta della Procura per i rapporti proibiti con gli ultrà

Redazione

Un anno di inibizione per il presidente della Juventus Andrea Agnelli e un’ammenda da 20.000 euro, di 300mila euro quella per il club bianconero. È questa la sentenza del Tribunale nazionale della Federcalcio nel processo al massimo dirigente juventino per i rapporti non consentiti con il mondo degli ultrà. Rigettata la richiesta della procura di due turni a porte chiuse e uno senza i tifosi in curva per la società.

Il procuratore federale Giuseppe Pecoraro aveva chiesto due anni e mezzo di inibizione, più un’ammenda di 50 mila euro. Il processo sportivo a carico del presidente della Juventus e di altri due dirigenti tesserati, Alessandro D’Angelo e Stefano Merulla, oltre a Francesco Calvo, ex capo marketing dei bianconeri e ora al Barcellona, riguardava i rapporti con gli ultrà. Pecoraro chiedeva inoltre che le sanzioni fossero estese anche in ambito Uefa e Fifa, oltre alle sanzioni per la società.

Agnelli, secondo l’accusa, avrebbe favorito il bagarinaggio, partecipando a diversi incontri in violazione dell’articolo 12 del codice di giustizia sportiva. Le richieste, secondo lo 007 federale, erano in relazione alla durata (5 anni) della violazione.

Queste le sentenze per quanto riguarda gli altri imputati: per Francesco Calvo un anno di inibizione e 20 mila euro di ammenda; per Stefano Marulla un anno di inibizione e 20 mila euro di ammenda; per Alessandro Nicola D’Angelo la decisione è di un anno e 3 mesi di inibizione e 20 mila euro di ammenda.