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Strootman, col Porto è un debutto. L’olandese non ha mai giocato una gara casalinga di Champions

Un infortunio che lo ha lasciato fuori per 463 giorni, poi la rinascita: dopo tre anni di Roma è pronto a esordire in Europa davanti al suo pubblico per una delle partite più importanti della stagione

Jacopo Aliprandi

Domani saranno 1086 i giorni dalla sua prima partita ufficiale con la maglia della Roma, quel 3 a 0 contro il Verona nella seconda delle dieci vittorie consecutive, in un campionato concluso al secondo posto e con la qualificazione diretta in Champions League. Kevin Strootman però ha potuto solo assaggiare il grande clima del torneo europeo: 7 minuti a Mosca, contro il Cska, non avendo avuto tra l’altro un brillante impatto sulla partita.

Il suo lungo infortunio gli ha negato la possibilità di giocare in Europa, di disputare grandi sfide in stadi come il City of Manchester Stadium, la Bayern Arena, il Camp Nou, il Bernabeu. Adesso la 'lavatrice' è tornata a ripulire i palloni a centrocampo, ha visto il do Dragao a Oporto la settimana scorsa, ha giocato 90 minuti risultando uno dei migliori tra i giallorossi. Per la prima volta martedì scorso ha sentito dal campo l’inno della Champions, una competizione alla quale un giocatore del suo livello deve prendere parte sempre.

PRIMA ALL'OLIMPICO - Ma Kevin deve sfatare l’ultimo tabù, domani per la prima volta sentirà i tifosi giallorossi gridare a squarciagola “the Champions”, nelle note finali della colonna sonora del torneo, domani per la prima volta giocherà una partita europea allo stadio Olimpico. Un infortunio che lo ha lasciato fuori per 463 giorni, poi la rinascita: dopo tre anni di Roma è pronto a esordire in Europa davanti al suo pubblico per una delle partite più importanti della stagione, un match che giocherà con tutta la grinta possibile per regalare alla sua Roma una qualificazione decisiva e consacrarsi definitivamente un grande giocatore.