news

Saint Louis, De Rossi: “Se fosse la mia ultima stagione alla Roma vorrei che fosse la più bella”

Il numero 16 giallorosso ha preso parola in conferenza stampa insieme al mister: "Non voglio pensare ora a cosa farò il prossimo anno"

Redazione

Insieme al mister Luciano Spalletti, anche Daniele De Rossi presenta in conferenza stampa il match di domani contro il Liverpool, parlando anche del suo futuro.

Quali sono le tue condizioni? Voi nazionali siete rientrati subito in gruppo, tu hai avuto un piccolo infortunio, ma sembrate in forma.

"Si noi nazionali siamo tornati presto perché sapevamo che ci sarebbe stato un impegno decisivo e non avremmo fatto tante vacanze. Stiamo lavorando seriamente, in campo e in palestra con la fisioterapia, perché è ora che dobbiamo allungare e recuperare dagli infortuni che abbiamo avuto, come successo a me nell'Europeo. Dobbiamo metterci impegno, lo staff è a nostra disposizione 24 ore su 24. Non c'è la fretta estrema della partita e del risultato, ma manca poco".

Pensi che ci siano i margini con questa rosa di tenere testa alla Juve o la Roma farebbe meglio a darsi altri obiettivi?

"Siamo stati frettolosi a catalogare le nostre stagioni già ad agosto o settembre, a volte si è avuta la netta sensazione che potessimo essere più forti degli altri e così non è stato. A volte siamo arrivati ottavi, altre volte secondi. Quella che è la percezione ad agosto o a luglio, il calcio mi ha insegnato che non è sempre reale. L'importante è lavorare seriamente e ovviamente avere una squadra forte perché se altrimenti sei lontano anni luce dalle altre neanche se ne deve parlare. Questo però non è il nostro caso, noi siamo una squadra forte che gioca bene. Si tratta anche di continuità, sono già sei mesi che lavoriamo col mister e quindi ci conosceremo ancora meglio, questo può essere un fattore a nostro vantaggio. Poi si vedrà, c'è la prima partita e poi la seconda: iniziamo provando a vincere queste, una per una. Non le vinceremo tutte insieme così come non lo farà la Juve, anche se ha fatto una squadra stellare. Sarà difficilissimo, ma il calcio in generale ci ha insegnato che tutto può succedere. Guardate il Leicester, il Portogallo o la stessa Italia che non era quotata per fare bene e invece ha fatto un'ottima figura pur non vincendo. Prepariamoci come stiamo facendo senza pensare ai giocatori forti del Napoli e della Juve, pensiamo alla prima con l'Udinese intanto. Ci saranno tante partite in cui sulla carta saremo più forti e dovremo sfruttarlo. Poi si vedrà".

Questo è il tuo ultimo anno di contratto, rimarrai o no? Da cosa dipenderà?

"Sul contratto sono serenissimo, proprio perché non ci sto pensando, poi questi discorsi si faranno in casa o in famiglia o in sede di rinnovo. Ho proprio deciso di voler pensare a tutto tranne che a quello, poi è ovvio che prima o poi dovrò farlo, ma non adesso. Proprio perché potrebbe essere l'ultima stagione perché non farla diventare la più bella della mia carriera? Quello è il mio obiettivo, non sarà facile ma quello che voglio è fare una grande stagione. Ora, al primo di agosto non sto pensando a cosa farò a fine stagione. Il ciclo della vita di un calciatore è ben chiaro, un uomo maturo deve essere al passo col suo fisico e la sua dignità, quindi ogni decisione che sarà presa da me o dalla società sarà vissuta con grande serenità. Non c'è nessun cataclisma che deve accadere affinchè io rimanga o meno alla Roma, anche se potrà succedere. Per ora non ne abbiamo mai parlato e ho deciso io di non parlarne da solo perchè non mi farebbe bene".