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Ruediger: “Totti e De Rossi mi fanno venire la pelle d’oca. Vincere il derby un’emozione incredibile”

Il tedesco ha parlato della partita con la Lazio e delle due leggende giallorosse

Redazione

Antonio Ruediger è sicuramente uno degli elementi migliori nella difesa giallorossa. Il tedesco ha vissuto un anno tra luci e ombre, a causa dell'infortunio al ginocchio che gli ha fatto saltare l'Europeo. Queste le sue parole ai microfoni di asroma.com:

Su Totti e De Rossi.

E' qualcosa di incredibile. Sono molto felice per entrambi, perché sono nati e cresciuti qui. Se si sente 'Roma', si pensa a De Rossi e Francesco Totti. Per me è un grande onore e un piacere solo sedermi con loro nello spogliatoio, in particolare con Daniele perché si siede accanto a me. A volte, quando mi basta guardare tutti e due e ho la pelle d'oca, perché per me si tratta di vere e proprie leggende del calcio. Naturalmente abbiamo delle leggende come loro anche in Germania, ma per me quei due... sono di un altro livello. Quando ero piccolo, la gente parlava sempre di loro. Noi li prendevamo alla PlayStation. Tutti li ammiravano. Hanno questo carisma e quest'aura su di loro. Dirò ai miei figli, se ne avrò in futuro, che ho giocato con questi due grandi giocatori e persone".

Sul derby.

Quest'ultimo derby è stato diverso da quello di aprile, soprattutto perché era la seconda contro la terza ed i tifosi erano lì. E 'stato davvero un match duro. La cosa importante era vincere. Non solo per noi, ma per la gente, perché il derby è tutto per loro. Abbiamo vinto e questo è tutto ciò che conta, non importa nient'altro. Quando Kevin ha segnato quel gol, si è visto il vero Strootman. Si è visto dalla sua faccia, quando ha detto di Edin di andare via, perché era sicuro che stava per segnare. E 'stato stupefacente. Prima di tutto sono stato molto, molto felice per lui, perché questo ragazzo ha attraversato un lungo, lungo recupero difficile e sono stato molto felice che la sua azione è stata quella che ci ha fatto vincere la partita, perché prima il match era stato molto alla pari. Sono stato felice per lui, per la squadra e per i tifosi. E' stato bello poter andare tra la folla e festeggiare con loro, è stato pazzesco. C'era così tanto rumore che non riuscivo nemmeno a sentire la mia voce. Così dovrebbe essere sempre, abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Il calcio senza tifosi è niente e abbiamo bisogno di tutti loro. Con loro possiamo essere molto più forti".