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Roma, Salah e l’America: ecco perché l’egiziano rischia di non raggiungere gli USA

In un simile momento storico, è sicuramente più complicato ottenere un visto per entrare a lavorare (anche se temporaneamente) negli Stati Uniti

Redazione

BOSTON, dal nostro inviato - Ancora niente da fare per Mohamed Salah: anche oggi l'egiziano della Roma è stato costretto a restare nella Capitale per problemi legati al visto d'ingresso negli Stati Uniti. Il suo arrivo a Boston era inizialmente previsto per la giornata di oggi e rimandato successivamente al giorno dopo. Il visto, però, continua a non arrivare, e il calciatore resta ancora bloccato in Italia nonostante siano ormai passati 4 giorni dalla partenza della Roma per gli States. Il motivo? Il ritardo nella scelta delle date precise della tournée tra Stati Uniti e Canada.

I TEMPI DEL VISTO - In un simile momento storico, è sicuramente più complicato ottenere un visto per entrare a lavorare (anche se temporaneamente) negli Stati Uniti se si possiede un passaporto egiziano. I tempi si allungano, ma non si va mai oltre i 10 giorni di attesa: essendo il giallorosso residente in Italia per lavoro, è l'Italia - paese che con gli USA ha un accordo per permettere l'ingresso ai suoi cittadini nella nazione nordamericana - che si fa garante del cittadino residente nel suo territorio. Per Salah c'è comunque un problema in più: l'ingresso in Canada. In questo caso si può aspettare l'ok per circa 3 settimane.

UN EGIZIANO IN AMERICA - Nel pomeriggio italiano c'è persino chi aveva fatto circolare la notizia secondo cui sarebbe impossibile ottenere un visto lavorativo per un cittadino egiziano in un momento storico come questo. Ma la smentita arriva direttamente dalla California, dove l'Arsenal di Wenger è appena sbarcato per iniziare la sua tournée americana. Cosa c'entra l'Arsenal? C'entra, perché nei convocati dei Gunners spunta il nome di MohamedElneny, calciatore con passaporto egiziano, proprio come Salah. E proprio come il giallorosso, anche lui gioca nella nazionale egiziana. Al suo contrario, però, il mediano dell'Arsenal è regolarmente approdato negli States insieme ai suoi compagni.