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Roma-Inter, il web nerazzurro: “Tre punti e vendetta per Spalletti. È lui il nostro top player”

All'Olimpico per capire che stagione sarà: “Vincere per sognare in grande”. E la sfida si allarga al mercato: “Loro più ambiziosi, perché Schick dovrebbe venire a Milano?”.

Mirko Porcari

Passato, presente e futuro. Novanta minuti che condensano ricordi, rancori e speranze: il sabato sera dell'Olimpico mette in scena Roma contro Inter, una partita incastonata tra il fascino dei tre punti e le sfide sul mercato. "È una fortuna incontrare adesso i giallorossi". Il web interista gioca virtualmente una gara che potrebbe significare un modo nuovo di vivere questo campionato: "Un banco di prova importante, vincere sarebbe fantastico per capire di che pasta siamo fatti".

Spalletti catalizza le aspettative di chi lo ha amato e di chi sta imparando a conoscerlo (“Finalmente abbiamo un vero allenatore, è il nostro top player”), se prima era lui contro Francesco Totti (“Adesso che è in tribuna, come farà a salutarlo?”), ora è tempo di gustare una rivincita su uno stadio che lo ha fischiato non più di qualche mese fa: “Che bella vendetta sarebbe per il mister una vittoria contro la sua ex squadra”. È il sapore di un ritorno che il destino ha voluto quasi immediato, tra i mille pensieri del tecnico di Certaldo un successo contro gli spettri del passato recente è sicuramente in cima alla lista: “Secondo me vorrebbe vincere 5-0, lo vedo carico nonostante una campagna acquisti deludente”.

E poi c'è il mercato, segno evidente di un'insoddisfazione che potrebbe trasformarsi in sconforto se l'affare Schick non dovesse concretizzarsi: “Ci hanno illuso con Nainggolan e Di Maria, adesso ci facciamo rubare pure questo”. È proprio con Monchi che la sfida si allarga tra procuratori e scrivanie: Sabatini da una parte, lo spagnolo dall'altra, in mezzo una pletora di consiglieri e affaristi che sta alimentando gli ultimi giorni di calcio mercato: “Non concepisco come possiamo farci soffiare un giocatore dai giallorossi. Capirei se fosse il Psg ma un'eterna seconda come la Roma proprio no”. A domanda segue risposta, lucida e puntuale tra le mura amiche: “Piuttosto mi chiederei perché dovrebbe scegliere l'Inter. Con loro è in Champions, giocherebbe titolare e lotterebbe per lo scudetto”.

Si vive di impressioni e quando si studiano le potenzialità dell'avversario è fondamentale analizzare ogni singolo indizio: "Tra infortuni, nuovo allenatore e mancati arrivi mi sembrano più indietro rispetto alle altre grandi. Come amalgama e come gioco noi siamo un passo avanti". Se i meccanismi arriveranno, uno dei punti di forza è la mediana: “Hanno il centrocampo migliore d'Italia, come collettivo sono più forti di noi e se rimpiazzano degnamente Salah possono dar fastidio alla Juventus”.

Una delle chiavi di lettura più gettonate è la sfida sulla fascia destra: emergenza piena per Di Francesco e un Ivan Perisic in grande spolvero, c'è tutto per immaginare una serata di festa. "Che mettano Manolas o Juan Jesus sul croato cambia davvero poco, se è in palla può fargli veramente male".