news as roma

Roma-Catania, le PAGELLE dei quotidiani: Totti fa tutto. Lobont e Bojan, segnali positivi

(Redazione Forzaroma.info) – Totti, e non poteva essere altrimenti.

Redazione

(Redazione Forzaroma.info) - Totti, e non poteva essere altrimenti.

Le pagelle di Roma-Catania celebrano la serata del capitano giallorosso: 500 gare in Seria A con una sola maglia in una gara dal doppio volto; rigore sbagliato a parte, il numero 10 ha fatto capire di essere sempre il più forte, caricandosi sulle spalle le residue speranze di Europa per una Roma dal futuro nebuloso. Ottima la partita di Bogdan Lobont: in tutti i quotidiani è uno dei pochi a viaggiare ben oltre la sufficienza, complici le belle parate sulle incursioni del Catania e un'attenzione generale per tutti i novanta minuti; barlumi di Pjanic si sono intravisti soprattutto in occasione del secondo gol di Totti e per alcuni inserimenti interessanti, confortanti i minuti giocati da Bojan al posto dello spento Osvaldo: il resto della squadra ha confermato il trend che ha pervaso tutta la stagione, una mediocrità che sta privando la squadra capitolina della possibilità di giocarsi le Coppe la prossima stagione.

 

 

LA GAZZETTA DELLO SPORT (a cura di M.Cecchini)

LOBONT 7 Non c'è mai pace fra i pali giallorossi: il romeno dice di no a Lodi, Bergessio, Legrottaglie e Gomez. Niente male, no?

TADDEI 5,5 Il passo è quello del guerriero stanco, soprattutto quando dal suo lato c'è Gomez.

KJAER 6 Nonostante i fischi iniziali, se la cava abbastanza bene.

HEINZE 5 L'esperienza lo fa galleggiare fino al rigore. Poi affonda.

MARQUINHO 6 Prima da titolare come difensore, sgroppa da puledro.

GAGO 5,5 Si scambia spesso di posizione, ma non incide come può.

DE ROSSI 6 Gode di enorme libertà che non sfrutta fino in fondo,

PJANIC 5,5 A scartamento ridotto nel primo tempo, cresce nella ripresa ma non sfrutta una buona occasione (Simplicio s.v.).

BORINI 5 Corre e rincorre, ma la lucidità sembra svanita.

LAMELA 4,5 Entra per Borini e sciupa un gol che sembrava fatto.

TOTTI 7 Le 500 in campionato cominciano con un doppio errore dalla zona dischetto, poi però non molla e arriva l'uno-due che lo porta a 215 gol, ad uno dal podio dei bomber della storia.

OSVALDO 5,5 Al rientro dopo la squalifica mostra solo ruggine.

BOJAN 7 Entra per Osvaldo, si procura un rigore (non dato) e lotta: doveva entrare prima.

All. LUIS ENRIQUE 5,5 Dopo i fischi iniziali, sacrifica troppo Bojan e in difesa la squadra dimostra i difetti di sempre.

 

IL MESSAGGERO (a cura di M.Ferretti)

LOBONT 6,5 Una paratina su Lodi da lontano, un’altra su Bergessio da vicino e due mezze prodezze su Legrottaglie e Gomez nella prima frazione. La botta di Marchese-gol gli passa lontano.

TADDEI 5,5 Gioca da esterno basso a destra, ma non appoggia mai l’azione offensiva con i tempi giusti. E in fase difensiva, come al solito, non è irreprensibile. Ammonito, salterà il Cesena.

KJAER 6 Legnoso, lì in mezzo. La rapidità degli attaccanti di Montella spesso lo porta fuori posizione. Lui ci mette tanta concentrazione, se non altro. E alla fine strappa anche qualche applauso per una elegante chiusura sotto la Tevere.

HEINZE 5 Un po’ di grinta, qualche anticipo acrobatico e una presenza robusta, lì dietro. Ma anche diverse (troppe) sbavature, come in occasione del fallo da rigore su Barrientos.

MARQUINHO 6 Luis lo impiega da esterno basso a sinistra: discreta la spinta in fase offensiva, più lacunosa la fase difensiva. Sale parecchio di tono nella ripresa.

GAGO 5,5 Al di là di un tiro alzato sopra la traversa da Carrizo, un primo tempo fatto di tante cose inutili. Spesso fuori posizione, troppe volte vittima di errori puerili in fase di appoggio. Meglio nel secondo tempo, ma non troppo.

DE ROSSI 6 Detta i tempi, o cerca di farlo, ma la squadra intera in avvio si muove molto lentamente e lui non riesce a dare i giusti suggerimenti. Ripresa all’arrembaggio.

PJANIC 6 Meglio quando agisce da intermedio a sinistra, ma non contribuisce a sveltire l’azione offensiva della Roma. Buono l’assist per il secondo gol di Totti, però.

BORINI 5 Rimedia il calcio di rigore sbagliato da Totti, poi ci prova con un destro dal limite: tra l’una e l’altra cosa, troppe pause. Vistoso l’errore a tu per tu con Carrizo su assist di testa di Marquinho.

TOTTI 7,5 Un assist al bacio per Pjanic, prima dell’errore dal dischetto e il tap in sballato. Poi Carrizo gli para anche un destro in diagonale. In avvio di ripresa l’ex laziale gli respinge in angolo anche un sinistro dal limite, prima del gioiello (ancora di sinistro) che non lascia scampo al portiere del Catania. Poi firma pure la rete del due a due (215 gol in A) e salva la Roma dall’ennesima sconfitta.

OSVALDO 5 Tanto fumo e pochissimo arrosto, nella prima frazione. Da segnalare soltanto un tocco smarcante per Borini. Nella ripresa fa poco o niente e fa pure fatica ad accettare il cambio con Bojan.

BOJAN 6,5 Al posto di Osvaldo: un bel tiro e un assist d’oro per Lamela. E rimedia pure un calcio di rigore non concesso da Peruzzo.

LAMELA 5 Per l’evanescente Borini: tira addosso a Carrizo il pallone della vittoria.

SIMPLICIO ng Per Pjanic nel finale: non gli riesce la magia, stavolta.

 

IL ROMANISTA (a cura di D.Giannini)

LOBONT 7 Se la Roma fino all’ultimo ha rischiato di vincere questa partita, è molto per merito suo. Che nel primo tempo chiude la porta con una bella uscita, con un miracolo su Legrottaglie, fermando il Catania con un altro miracolo anche se era fuorigioco. Sui gol non poteva far niente, sul resto ha fatto tutto.

TADDEI 5,5 Si vede poco. Se sull’altra fascia ci fosse uno che facesse anche meno, non si noterebbe mica tanto. Ma sulla sinistra c’è Marquinho che fa parecchio. E’ il paragone a rendere la prestazione di Rodrigo un po’ troppo poco.

KJAER 6 Sarà troppo tardi. Anzi, senza forse: lo è. Ma intanto da qualche giornata ha cominciato ad assomigliare al giocatore che si sperava che fosse. Attento, grintoso, anche cattivo. Il problema è che ha cominciato a chiudere il cancello della stalla quando i buoi sono già scappati.

HEINZE 5 Ha lottato, ha ringhiato, ha sofferto e vinto quasi tutti i duelli. Quasi. Perché ha perso quello che più contava, quello che cambiava il risultato e in parte anche il futuro. Gamba allungata, rigore, e la discesa della Roma è finita quando era appena iniziata.

MARQUINHO 6,5 La vera domanda è: ma è veramente tanto bravo lui o è piuttosto il paragone a facilitarlo? Perché ormai ci si era rassegnati all’idea che dalla fascia sinistra non arrivasse nulla di buono. Lui invece va, torna, copre, tira. Facile, no? Ma bravo lo è davvero.

GAGO 6- Un bel tiro da fuori nel primo tempo, un break difensivo in pieno recupero e un buon dinamismo. Non malaccio, ma per l’ultima in casa, in attesa di conoscere il suo destino, ci si poteva aspettare qualcosa in più.

DE ROSSI 6- Subito dopo il vantaggio di Totti va a chiudere un possibile contropiede del Catania. Come se avesse capito che quello era il momento decisivo, che non si poteva mollare. Che non si doveva mollare. E invece poco dopo la Roma ha mollato, lui no, anche in una serata non stellare.

PJANIC 6 La sua non è una luce intensa, costante. Piuttosto dei lampi, quasi dei segnali in codice Morse mandati da una nave nell’oscurità di una notte senza luna. Una notte in cui era piombato da solo e dalla quale ha dato cenno di stare per uscire.

BORINI 5 Un solo vero spunto. Poi poca roba. Insomma, non è certo tornato quello di qualche mese fa, di prima dell’infortunio. Tanto diverso dal giocatore vertiginoso visto tra febbraio e marzo da chiedersi quale sia il vero Borini. Quello di prima? Quello di adesso? O una via di mezzo?

TOTTI 7 Si possono festeggiare le 500 in A facendosi parare un rigore da Carrizo? No, non si può. Ci si può rassegnare così? Mai. Non lui. Il fato non esiste, è lui a piegare il destino alle sue volontà. Un sinistro meraviglioso, un destro chirurgico. Uno-due, in totale sono 215. Per poco non sono 216. Sarebbe stato il finale perfetto, ci è mancato poco

OSVALDO 5 Dopo lo stop per squalifica, avrebbe voluto spaccare la porta del Catania. Non ci va neanche vicino. E l’unica vera palla a disposizione decide di scavarla per cercare un improbabile cucchiaio invece di schiaffeggiarla con cattiveria verso la porta. Esce dopo poco più di un’ora e la rabbia gli resta tutta dentro.

LUIS ENRIQUE 5,5 Pjanic e soprattutto Totti a fine partita spendono belle parole per lui. Dicono a tutti che la squadra è dalla sua parte. Dichiarazioni importanti, che contano. Magari per il futuro. Nell’immediato conta di più l’ennesima giornata amara regalata ai romanisti. Con una squadra che per un po’ gioca anche bene, che stavolta ci prova fino alla fine. Ma la sostanza è che i 3 punti non ci sono e l’Europa è lontana.

BOJAN 6,5 Vederlo fare certe cosa fa salire la rabbia. Per quello che potrebbe fare sempre e invece fa una volta ogni tantissimo. Ieri è entrato e ha azzeccato quasi (peccato per quella testa tolta per paura) tutto. Un gran tiro a giro con Carrizo che fa il miracolo, un numero sulla fascia destra, la palla deliziosa per Lamela. Gli è mancato solo il gol. Si sarebbe preso pure quello se Peruzzo gli avesse dato il rigore.

LAMELA 5,5 Entra e i suoi occhi sembrano vispi come dovrebbero essere sempre. Quegli occhi che gira dalla parte opposta al passaggio per un "no-look" notevole. Gli occhi della tigre diventano quelli di un gattino bagnato quando da solo davanti a Carrizo gli tira addosso. Poteva essere il gol vittoria, non lo è stato. Anche questo gli servirà di insegnamento per l’anno prossimo.

SIMPLICIO SV Cinque minuti più recupero nel mischione finale.

 

IL TEMPO (a cura di A.Austini)

Lobont 6.5 Salva su Bergessio e poi, alla grande, su Legrottaglie. Neanche Gomez riesce a sorprenderlo dalla distanza. Nella ripresa può solo osservare inerme: prima un rigore di Lodi poi la sassata di Marchese.

Taddei 5.5 Difende con la lingua di fuori su Marchese e Barrientos, gli restano poche energie per provare a spingere.

Kjaer 6 Tanto lavoro lì in mezzo, poche sbavature e diversi interventi risolutivi. Strappa pure il primo applauso dell'Olimpico.

Heinze 5 Cerca sempre l'anticipo per limitare i danni, ma non gli riesce sempre e quando c'è da inseguire l'avversario diventa dura. Ingenuo e decisivo in negativo il fallo da rigore su Barrientos.

Marquinho 7 Gli ritocca fare il terzino sinistro e finisce per essere uno dei migliori della Roma. Ci mette volontà e spunti di qualità, cresce ancora nella ripresa. La domanda sorge spontanea: vista la penura di terzini non era il caso di farlo giocare lì?

Gago 6 Se la gioca col palleggio nella sfida tutta qualità del centrocampo. Ci mette anche quel pizzico di cattiveria che non guasta.

De Rossi 6 Nervoso, rischia grosso con una gomitata su Bergessio. Non benissimo nel complesso, ma piazza qualche intervento dei suoi nei momenti topici.

Pjanic 5.5 Parte forte ma si spegne all'improvviso e sparisce fino all'assalto finale. Serve l'assist per il 2-2 e sfiora il gol-vittoria. Troppo poco, comunque.

Totti 7 Subito un super-assist a Pjanic, poi l'errore dal dischetto e quello più clamoroso sulla ribattuta. Non si perde d'animo, Carrizo lo ferma altre due volte, il terzo tentativo è quello giusto. E' ancora lui a rimettere in corsa la Roma con il gol del 2-2. Finisce stremato e triste.

Borini 5 Un destro a fil di palo è l'unica giocata del suo primo tempo. Ha un'altra occasione nella ripresa ma la spara alla stelle e arriva il cambio anche per lui. Non si è mai ripreso dall'ultimo infortunio.

Osvaldo 5 Non arriva mai al tiro in più di un'ora e Luis Enrique lo richiama in panchina. Un finale di stagione da dimenticare.

Bojan 6.5 Un miracolo di Carrizo gli nega il 3-2, dà una grande palla a Lamela che spreca. Lamela 5 Ha l'occasione per il 3-2 ma la fallisce. Errore letale. Luis Enrique 6 Sceglie una Roma iper-offensiva che crea molto e rischia altrettanto. Quando la partita gli sfugge si affida a Bojan, che meritava di giocare, e Lamela. Ma non basta.

 

CORRIERE DELLO SPORT (a cura di R.Maida)

Totti 7 Immenso. Anche per i conti algebrici, nonostante la partenza in salita. Sbagliare un rigore alla cinquecentesima partita in A è un castigo che la Bandiera non merita. E la ribattuta sparata alta? Addirittura mortificante. Ma la sua classe lo risarcisce con gli interessi dopo l’intervallo, con i due gol che il presidente DiBenedetto saluta felice dalla tribuna. Gliene mancano due per chiudere anche questo campionato in doppia cifra, e soltanto uno per agganciare Altafini a quota 216 reti in serie A. Alla Roma non bastano per restare aggrappata all’Europa. Ma sarà mica colpa sua?

Lobont 6,5 Una parata importante su Legrottaglie, una strepitosa su Bergessio che era in fuorigioco ma non lo sapeva, e altre cose buone, incluso un salvataggio di testa su un retropassaggio sciagurato. Sui gol non ha responsabilità.

Bojan 6,5 Entra e quasi segna: Carrizo gli rovina la festa volando sull’angolo impossibile. Poi manda in porta Lamela, che non ha ancora la freddezza per essere un giocatore decisivo. In mezz’ora non poteva fare di più.

Kjaer 6 Scoordinato, non dannoso. Nel finale partecipa allo sfortunato arrembaggio.

De Rossi 6 Non è brillante in questo periodo. Ma rimane lucido e prova fino all’ultimo secondo a vincere la partita. Se Baldini cerca personalità, non è a lui che deve chiedere di più.

Pjanic 6 Sembra sfiduciato: è un capitale prezioso che la Roma del futuro dovrà rilanciare. Gli capita subito la palla per segnare, non la sfrutta per mancanza di convinzione. Ancora più grave è l’errore davanti a Carrizo sul 2-2: era il match ball. Ma l’assist per Totti - l’ottavo del suo campionato - è suo.

Luis Enrique (all.) 5,5 Stavolta gli gira male. E se questo è un addio all’Olimpico, è abbastanza amaro. Ma la fragilità della squadra è endemica. La lezione più dura al suo modo di ragionare è il filotto di risultati che detesta: tre pareggi di fila lo scacciano dall’Europa.

Taddei 5,5 Nei momenti critici soffre Gomez. Ammonito, salterà l’ultima partita di un campionato difficile.

Marquinho 5,5 A disagio da terzino. Supporta male la fase offensiva e lascia scoperta la fascia sul contropiede del pareggio del Catania. Cresce nell’assedio degli ultimi minuti, partecipando all’azione del 2-2.

Gago 5,5 Un tiro improvviso, neutralizzato da Carrizo, è la scelta migliore della sua partita, per il resto scadente.

Heinze 5 Aggressivo il giusto, alla sua ultima partita allo stadio Olimpico. Ma è troppo ingenuo sul rigore del Catania: Barrientos l’aveva saltato allontanandosi dalla porta, non era il caso di cadere nel tranello.

Borini 5 Confermato a sorpresa nonostante il periodaccio - non segna da due mesi - si procura senza volerlo il rigore. Però in zona tiro è un disastro. Doveva essere cambiato prima.

Osvaldo 5 Intimidito dalla squalifica, non tira mai in porta a parte quel cucchiaio finito in curva. E quella stessa curva, la Sud, al momento della giusta sostituzione acclama Abel Balbo. E’ una sentenza.