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Preliminari Champions: 8 volte su 9 le squadre italiane hanno accusato il contraccolpo

Sono ben dieci le italiane eliminate ai preliminari delle competizioni europee dal 1999 ad oggi, Roma compresa. Solo l’Udinese nel 2011 riuscirà poi a riqualificarsi per la Champions

Francesco Balzani

Il contraccolpo psicologico. E’ questa la paura di Spalletti e della tifoseria giallorossa a poche ore dall’eliminazione in Champions col Porto. Il tecnico teme che lo choc possa ripercuotersi sul proseguimento della stagione e per questo ieri ha messo in riga la squadra. Troppo pessimismo? La storia dice di no.  Sono ben dieci le italiane eliminate ai preliminari delle competizioni europee dal 1999 ad oggi, Roma compresa. Solo l’Udinese nel 2011 riuscirà poi a riqualificarsi per la Champions

PARMA - Ad aprire questo triste ruolino di marcia fu il Parma nel 1999 nel play-off di Champions perso contro gli scozzesi dei Rangers. La squadra di Malesani non riuscì a ribaltare il 2-0 dell’andata e finì fuori. A fine stagione arrivò quinto (e parliamo del Parma di Buffon e Thuram) e quindi fuori dalla zona Champions. Due anni dopo altro preliminare di Coppa Campioni e il tracollo casalingo per 0-2 contro il non irresistibile Lille. Il contraccolpo in campionato fu importante: il Parma finirà 10° in classifica ma riuscirà almeno a vincere la coppa Italia

INTER - L’eliminazione più incredibile resta quella dei neroazzurri contro gli sconosciuti dell’Helsinborg. Era l’estate del 2000 e la squadra di Lippi non riuscì a segnare un solo gol contro gli svedesi né all’andata, né al ritorno. Una disfatta clamorosa che porterà all’esonero dell’allenatore e a una stagione da 5° posto nell’anno del tricolore della Roma.

NAPOLI - Altro 5° posto, e quindi altra esclusione dalla zona Champions per il Napoli di Benitez che il 27 agosto del 2014 perde a Bilbao per 3-1 dopo il pareggio del San Paolo. Gli azzurri erano presenza fissa nella massima competizione europea nelle stagioni precedenti ma dopo la sconfitta con gli spagnoli saranno costretti a passare due anni di Purgatorio prima di tornarci.

CHIEVO - Anche il piccolo Chievo Verona ci prova in quella che sarà l’unica partecipazione in Champions della squadra di Campedelli. A infrangere i sogni di provincia ci pensa il Levski Sofia che vince 2-0 all’andata per poi pareggiare 2-2 al Bentegodi. Il Chievo accusa il colpo e finirà in serie B a fine stagione.

LAZIO - Prima della Roma a piangere sono stati i biancocelesti. Appena un anno fa la Lazio di Pioli, dopo la vittoria per 1-0 dell’Olimpico, becca 3 reti in Germania dal Bayer Leverkusen di Voeller. Scoppiano polemiche e l’avvio in campionato è deprimente. La stagione finisce con un ottavo posto, l’esonero di Pioli e un Olimpico deserto.

UDINESE - I friulani detengono un record: 2 eliminazioni consecutive ai preliminari. Nel 2011 si arrendono solo ai rigori all’Arsenal, ma è poi sono gli unici in Italia a conquistare nonostante la sconfitta iniziale il pass per i nuovi play-off. L’anno successivo a far fuori l’Udinese ci pensa lo Sporting Braga. Poi sarà 5° posto e addio sogni di gloria per Di Natale e compagni.

SAMPDORIA - E’ il tracollo più imponente. I blucerchiati proprio grazie alla vittoria all’Olimpico contro la Roma nel 2009 (che tolse di fatto lo scudetto ai giallorossi) si erano qualificati sorprendentemente per i preliminari di Champions. Era la Samp di Cassano e Pazzini, di Storari e Palombo. L’urna fu benevola: il Werder Brema. Ma all’andata finisce 3-1 per i tedeschi. A Marassi però la Samp dà spettacolo e va sul 3-0, poi il gol allo scadere di Rosenberg manda la gara ai supplementari. Finirà 3-2.“E’ stato un sogno, ci riproveremo”, dirà capitan Palombo. Ma a fine stagione la Sampdoria retrocede e non avrà più modo di giocare un preliminare.