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Montella: “Sarà Totti a dire cosa vorrà fare. Spalletti può allenare ovunque”

Il tecnico rossonero parla anche di mercato: "Mirabelli e Fassone a Roma per Keita e Biglia? Non sono così certo che siano stati solo alla Lazio"

Redazione

Il prossimo anno sulla panchina del Milan, a meno di clamorose sorprese, ci sarà ancora Vincenzo Montella. I rossoneri dovranno tornare competitivi con la nuova proprietà grazie a un grande mercato che potrebbe passare anche per la capitale, con i nomi di Keita, Biglia e Dzeko accostati spesso al Diavolo. Di questo e non solo, ha parlato lo stesso Montella ai microfoni di Sky Sport.

Su Keita e Biglia.

La mia unica aspirazione è fare l'allenatore, poi c'è il direttore sportivo. La Lazio ha degli ottimi calciatori, così come la Roma e lo stesso Milan. So che sono stati a Roma Fassone e Mirabelli ma non sono certo che siano stati soltanto alla Lazio.

Sulla maglia numero 9.

La indossa Lapadula, qualunque altro attaccante arriverà gli consiglio di prendere un altro numero. È successo anche a me a Roma, è arrivato un altro attaccante che ha giocato più di me ma ha dovuto prendere un altro numero (sorride, ndr).

Sulla prossima stagione.

C'è la volontà di preparare una squadra per arrivare in Champions League. C'è un piano economico importante. Siamo abbastanza distanti dalla Juve dal Napoli e dalla Roma e non è facile avvicinarsi in breve tempo. Io ci metto anche l'Inter, ha giocatori importanti e può investire ancora. Potrei citare la Lazio perché ha fatto un grande campionato, così Atalanta e Fiorentina. E' difficile arrivare in Champions League, serve che tante situazioni combacino. Ogni componente dovrà fare la propria parte. Sono molto contento della volontà di migliorare la squadra.

Su Totti.

Francesco non so cosa farà, ma credo che soprattutto per lui sarebbe difficile continuare in Italia. Ha tempo per decidere, lo dirà lui cosa vorrà fare.

Sull'eventuale derby contro Spalletti.

So che è un ottimo allenatore, ha grandi ambizioni ed è un grande lavoratore. Per me potrebbe allenare ovunque. Se dovesse arrivare all'Inter sarà un degno avversario e mi auguro che perda entrambi i derby.