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Moggi: “Juve aiutata dagli arbitri? La Roma e le altre piangono per avere favori”

L'ex dg bianconero: "E' il lamento dei perdenti. I giallorossi sono una grande squadra, ma sono concentrati sulla vicenda stadio e l'eterna gestione del caso Totti.

Redazione

Uno dei personaggi più discussi della storia del calcio italiano è senza dubbio Luciano Moggi. L'ex dg della Juventus non le manda mai a dire e anche stavolta ha difeso a spada tratta i bianconeri riservando qualche frecciata alle altre. "Napoli, Roma, Inter e Milan dicono che gli arbitri aiutano la Juve? È il lamento dei perdenti, piangono per ottenere favori. Dopo averci attaccato, il Napoli ha avuto tre rigori in due partite", ha detto Moggi in un'intervista a Libero. "È la squadra che ti fa i favori, non gli arbitri. Se non hai una grande squadra, è inutile piangere - continua l'ex dirigente -. Sudditanza psicologica? Più che sudditanza la chiamerei, in senso buono, mignottaggine. Gli arbitri fanno quello che fa chiunque per fare carriera. La Juve quest' anno ha avuto tre rigori a favore, la Roma 12, il Milan 9 e il Napoli 7".

Poi sul dominio bianconero in Serie A: "In Italia la Juventus gioca con la presunzione di vincere e gli avversari con la paura di perdere, e quindi parte avvantaggiata. Oggettivamente le manca un po' di caratura internazionale e all'estero non sempre è all' altezza delle migliori ma fa sempre bella figura e arriva avanti. Chi difende l'Italia all'estero da anni è sempre e solo la Juve. L'ultima volta in Champions è stata eliminata dall'arbitro più che dal Bayern. La Juve perderà quando nelle altre squadre ci saranno dirigenti che capiscono più di quelli bianconeri".

Infine sulla Roma: "Grande squadra, con un grande centravanti, ma più che a inseguire la vittoria mi pare concentrata sulla vicenda dello stadio e assorbita dall'eterna gestione del caso Totti". Sulla storia dei rapporti con la mafia della dirigenza juventina per la gestione dei biglietti: una nuova Calciopoli? "Calciopoli ha distrutto il calcio italiano, siamo stati eliminati due volte al primo turno dai Mondiali e in Europa facciamo ridere. Se si riapre il capitolo, finisce il calcio in Italia, non credo convenga a nessuno".