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Le certezze della Roma di Di Francesco

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Eusebio di Francesco può contare su tre uomini che possono far tornare grande la Roma: Dzeko, De Rossi e Florenzi

Redazione

Cercasi vera Roma. I giallorossi viaggiano a strappi in questa stagione: col freno a mano tirato in campionato, meglio in Champions League con una qualificazione agli ottavi di finale a portata di mano. L'inizio del campionato è stato altalenante, come ben dimostrano i 19 punti ottenuti in 12 giornate, un bottino misero per chi a inizio stagione puntava ad essere una rivale della Juventus nella corsa Scudetto. Il tonfo interno con la Spal è stato riassorbito a fatica, con i due pareggi successivi che hanno fatto traballare un po’ la panchina di Di Francesco. Fortunatamente, poi, è arrivata la riscossa contro la Sampdoria. Un successo per 4-1 che ha ridato fiato alla squadre e l’ha riportata a ridosso della zona Champions, vicina alle prime quattro della classifica. Eppure, in questo inizio traballante, esistono una serie di certezze per il tecnico giallorosso, che farà leva su di loro per migliorare i risultati della stagione in corso, cominciando già dal prossimo scontro in campionato nel quale la vittoria sarà il risultato obbligatorio da raggiungere.

Dzeko, il goal eterno

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Nelle migliori squadre del pianeta, un centravanti che si faccia rispettare in aria e sappia muoversi con o senza palla è un elemento fondamentale. Tra i tanti che spiccano per goal o alto rendimento Edin Dzeko è uno dei più continui degli ultimi anni in Serie A e anche in Europa. Capocannoniere del campionato 2016-17 con 29 centri, l'attaccante bosniaco è sicuramente il terminale offensivo che fa al caso della Roma, squadra della quale è uno dei punti di riferimento da molti anni e nella quale possiede uno status di insostituibile. Come ha recentemente ammesso l'ex centrocampista Angelo Di Livio, Dzeko è un super-attaccante, così come affermano anche i numeri: le sue 80 reti in 154 partite in giallorosso, aggiunte ai 32 assist, sono il miglior biglietto da visita per un centravanti solido e potente che però usa benissimo anche i piedi ed è in possesso di una buona tecnica individuale. Fino a questo momento, Dzeko ha stupito soprattutto in Champions League, competizione nella quale è andato a segno ben cinque volte in quattro incontri e nella quale è il capocannoniere insieme a un certo Lionel Messi, il cui Barcellona è una delle favorite alla vittoria del torneo come affermano le scommesse specializzate con una quota di 6. L'apporto offensivo del bosniaco, in grado di far salire la squadra e di contribuire anche alla fase difensiva facendo pressing e aiutando la squadra sui corner avversari, è importantissimo nell'economia della squadra di Di Francesco, che finora lo ha impiegato in Serie A in 11 incontri su 12. In totale, nei 10 goal complessivi della Roma in Champions, Dzeko è intervenuto in 7 occasioni (5 goal più 2 assist), il che la dice lunga sul suo apporto in Europa in questa stagione.

Capitan De Rossi

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Tuttavia, se dobbiamo indicare un uomo con il quale si identificano i tifosi e gli appassionati, questi è sicuramente Daniele De Rossi. A 35 anni, il capitano giallorosso sta continuando a stupire per dedizione e rendimento. Sebbene in passato abbia vissuto momenti complicati con la tifoseria, è lui il vero totem della Roma da quando Francesco Totti ha appeso le scarpette al chiodo. Nato e cresciuto da giallorosso, De Rossi è anche un simbolo della nazionale italiana, nella quale ha militato per tantissimo tempo e con la quale ha vinto anche una coppa del mondo. La sua carica e il suo impegno sono d'esempio per tutti i giocatori che vestono la maglia della capitale, per lui diventata oramai una seconda pelle. Non a caso il nativo di Ostia ha sempre rifiutato il trasferimento altrove, dimostrando un attaccamento incredibile ai colori della sua squadra del cuore seguendo le orme di Totti, uno dei pochi "One man club" insieme a Paolo Maldini e a Carles Puyol, solo per citarne alcuni dei più recenti. Sebbene questa stagione sembrava dovesse avere meno minuti del solito, sia per una questione anagrafica sia per l'arrivo di un concorrente di lusso come Steven Nzonzi, De Rossi è andato pian piano imponendosi giocando 9 incontri su 12 in campionato. Il suo carisma, unito alla sua abilità di dettare i tempi e tenere la squadra compatta, lo rendono assolutamente unico nell'organigramma giallorosso.

Il jolly Florenzi

Anche lui nato e cresciuto nella Roma, il classe 1991, che l'estate scorsa ha rinnovatocon la sua squadra di sempre, è uno degli elementi più importanti della rosa di quest'anno. Di Francesco lo sa e per questo lo impiega ogni volta che può. La duttilità di Florenzi è il suo marchio di fabbrica: rapido, tecnico e disciplinato tatticamente, il ventisettenne viene utilizzato sia come terzino destro sia come ala destra, e all'occorrenza può disimpegnarsi bene anche nella zona di centrocampo. Al di là delle statistiche, che lo vedono autore di 2 goal e 1 assist in campionato, Florenzi si sta confermando anche quest'anno come uno dei calciatori più affidabili per Di Francesco. Anche lui molto attaccato alla maglia, ha rinunciato in estate a delle offerte molto più ricche per continuare ad alimentare la leggenda dei calciatori romani fedelissimi alla "Magica". Il suo esempio, siamo certi, ispirerà tanti altri talenti romanisti a seguire il cammino tracciato originariamente da Francesco Totti, l'ottavo Re di Roma.

Con queste tre certezze e una rosa di tutto rispetto a disposizione, Di Francesco può continuare il proprio lavoro per consolidare quanto già di buono fatto sia in campionato e in Champions: i prossimi obiettivi saranno sicuramente risalire la china in Serie A per tornare a dar fastidio alla testa della classifica e chiudere la pratica qualificazione agli ottavi in Europa.