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Lazio-Roma, il web biancoceleste: “Noi come il Cesena, in 11 dietro al pallone”

Coppa Italia, andata della semifinale, la ricetta laziale è tutta qui: "Grinta, cuore e catenaccio. Occhio a Nainggolan, è un'ira di Dio”

Mirko Porcari

"“Non c'è e non ci sarà mai rivincita”. Inizia e finisce tutto così, con una frase sbiadita dal tempo che riprende vigore con l'aria del derby. “Riusciremo a vincerne uno?”. È il web laziale che si avvicina alla stracittadina tra certezze ormai obsolete (“Si la Coppa in faccia ma io non ce la faccio più a perderli tutti”) e gli interrogativi che nascono dal senso di inadeguatezza: “Sono in una forma stratosferica, viaggiano su ogni pallone e sarà difficilissimo per noi. Serve gente che alla fine esca dal campo sfinita”.

La tensione si semplifica, indicando la soluzione migliore in un momento delicato: “Loro sono più forti, inutile nascondersi. Dobbiamo giocare come ha fatto il Cesena, undici dietro al pallone provando a racimolare uno 0-0”. È la realtà, per questo sono in pochi a proporre percorsi alternativi: “L'unica cosa giusta sarà aspettarli e provare in contropiede. Se ci mettiamo a fare noi il gioco ci fanno male davvero”.

All'ordine del giorno ci sono sempre le polemiche su arbitri, rigori e presunti favori alla Roma: “Lo dico ai calciatori e all'allenatore: si deve protestare su ogni fallo, dubbio o vero che sia. Dobbiamo farci sentire e mettere sotto pressione gli arbitri”. Si sfogliano pagine su pagine, leggendo di sudditanza psicologica e aiuti ad oltranza, tutti in orbita giallorossa: “Rabbia solo sui palloni, non come quella inutile di Radu per intenderci. E ricordiamoci che quelli stanno sempre per terra, come le bamboline”.

L'agonismo come tratto distintivo di novanta minuti di fuoco, la ricerca del carattere sembra una vera e propria ossessione per i forum biancocelesti: “Fazio, Manolas, Strootman e Nainggolan, tutta gente che i nostri se li mangia”. Tra malinconia (“Servirebbe un briciolo di quello che avevano i vari Filippini, Cana e Brocchi..”) e fatalisti (“Ma vi immaginate Parolo là in mezzo?”), la richiesta supera il limite del buonsenso: “Occhio a Nainggolan, è un'ira di Dio. Nei primi minuti devono far di tutto per fargli lasciare il campo”.

Tra mille dubbi, l'unica certezza è quella di non ripetere una gara come quella di domenica: "Contro l'Udinese è stata una bruttissima Lazio". Il giudizio è unanime, per affrontare il mercoledì di coppa servirà una prestazione di tutt'altro livello: "Secondo me i ragazzi non erano concentrati, il derby ti porta via energie mentali", una visione che si traduce in un carico straordinario di grinta e cuore. "Loro corrono, noi dovremo farlo di più. Fuori gli attributi e via verso la finale".

Nostalgia e ricordi si fondono in un abbraccio virtuale, il finale è di quelli letti e riletti più volte: “Comunque vada, non c'è rivincita. Una coppa in faccia è per sempre, anche se dovessimo perderli tutti nei prossimi dieci anni”.