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Kluivert, l’ora della nostalgia: “Ogni tanto penso: peccato non essere rimasto all’Ajax”

LaPresse

L'olandese ha parlato della sua ex squadra e dell'exploit in Champions: "Guardo la vittoria con il Real e penso: mi sarebbe piaciuto esserci. Ma alla Roma sto crescendo"

Mirko Porcari

"È stato meraviglioso vedere l'Ajax vincere contro il Real Madrid. A volte penso che sarebbe stato bello essere ancora là". Justin Kluivert ha parlato a FoxSports, tracciando un bilancio su quello che è il suo presente e su quello che sarebbe potuto essere, magari facendo scelte differenti: "Seguo sempre l'Ajax da innamorato, non ho rimpianti nell'aver scelto la Roma, ma ogni tanto penso che sarebbe bello essere in una squadra come quella che ha battuto il Real". Sliding doors, con la nostalgia per la vita ad Amsterdam e i progetti per il futuro: "A Roma sono cresciuto molto, anche come persona. Vivere da solo ti rende più forte. Ho imparato molto, ma non è detto che anche all'Ajax non sarei riuscito a migliorare". In giallorosso poche apparizioni in una stagione che non gli ha permesso di rimanere in pianta stabile nel giro della nazione maggiore: "Non so se rimanere in Olanda mi avrebbe permesso di arrivare nella nazionale di Koeman, io credo che tutto accada per un motivo. Magari sarebbe stata la stessa cosa". Parole al miele sono arrivate soprattutto per il nuovo tecnico giallorosso, Claudio Ranieri: "Sto imparando molto dal mister e nel 4-4-2 posso continuare a crescere, soprattutto perché lui vuole valorizzare le mie caratteristiche come la grande velocità". Nonostante la speranza verso il presente, il pensiero per l'olandese è andato al primo periodo nella Capitale: "Sapevo che avrei trovato delle difficoltà al mio arrivo a Roma. E' normale che l'inizio sia stato così, ma so che giocando di più sarà tutto più semplice, come conquistare la Nazionale maggiore". C'è spazio infatti anche per uno dei grandi obbiettivi per Justin Kluivert: "Giocare per il tuo paese è sempre speciale e mi piacerebbe presto fare l'ultimo salto verso l'Olanda dei grandi. So che nell'ultimo periodo non ho giocato molto  e che se non sono in campo non posso dimostrare le mie capacità. Sono convinto però che ci saranno ancora molte occasioni per far vedere al CT che nel gruppo posso starci e che potrà giocarmi le mie carte".