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Julio Sergio: “Con Alisson la Roma è in buone mani. Presto arriverà un trofeo”

Il miglior terzo portiere al mondo, come lo soprannominò Spalletti, è tornato a parlare dei giallorossi e dell'uomo del momento

Redazione

Alisson Becker è l'uomo del momento in casa Roma. Il portiere brasiliano ha regalato un punto ai suoi nella sfida con l'Atletico Madrid con una prestazione da incorniciare. L'ultimo portiere verdeoro a lasciare il segno in giallorosso era stato Julio Sergio, intervistato dall'emittente radiofonica Centro Suono Sport. Le sue parole: “È sempre un piacere parlare di Roma. Da otto anni sono solo un tifoso, che spera di vincere qualcosa di importante. Penso che presto succederà“.

Tu sei stato quello che, con Ranieri, c’è andato più vicino di tutti…

“Quello è stato un anno speciale. Mi spiace che l’Inter abbia vinto negli ultimi minuti. Ma è stata una rimonta impressionante”

Se la Roma avesse vinto lo scudetto, gran parte del merito sarebbe stato tuo. Com’è possibile che il miglior terzo portiere d’Italia di Spalletti diventi l’anno dopo il numero uno incontrastato di Ranieri?

“Il portiere è un ruolo particolare. Quando sono arrivato c’era Doni che aveva la fiducia di Spalletti e ho dovuto aspettare il mio momento. Purtroppo ho aspettato più di 3 anni, ma non credo sia stato negativo. Forse l’allenatore dei portieri, Bonaiuti, non aveva tanta fiducia, ma mi hanno tenuto per tanto tempo perché per loro ero importante nello spogliatoio. Per fortuna con l’arrivo di Ranieri ho potuto provare che lo ero anche in campo”.

Alisson ha detto di non essersi trovato bene con Spalletti. Tu come ti sei trovato con lui?

“Io mi sono trovato bene. Lui preferiva Doni, poi c’era Curci ed è arrivato Artur, ma il mio rapporto con lui era buonissimo. Le dinamiche di spogliatoio non vengono mai fuori. Lo scorso anno Szczesny era in grande forma; c’era dall’anno prima: per me è tutto normale. Credo, anzi, che per Alisson sia stato positivo, perché ha avuto modo di imparare come funzionano le cose, la velocità del calcio italiano. Certamente lui pensa di aver perso un anno, ma, per me, ha guadagnato in esperienza e farà sempre meglio. La Roma è in buone mani. Alisson ha molta personalità, è giovane, sarà titolare del Brasile al Mondiale”.