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Italia, De Rossi: “Lascio la Nazionale, ho amato questa maglia come quella della Roma”

Il centrocampista azzurro: "Abbandonare una delle due pelli che ho mi fa male, ma i percorsi finiscono ed è giusto prenderne atto"

Redazione

Subito dopo la mancata qualificazione al Mondiale in Russia, tanti senatori azzurri hanno commentato la grande delusione. Tra questi anche Daniele De Rossi, che ai microfoni di Rai Sport ha dichiarato: "E' stato un momento quasi assurdo da associare a una storia di calcio. C'era un'atmosfera funebre pur non essendo morto nessuno, ci sono dei percorsi che segnano le nostre vite e le nostre carriere. Sono 17 anni, tra giovanili e prima squadra, che vagabondo per Coverciano e per tutto il mondo con questa maglia, pensare che è l'ultima volta che me la sono tolta è doloroso. E' una parentesi che finisce per me, sono orgoglioso di questi giovani. Il materiale c'è".

De Rossi, visibilmente commosso, continua: "Il momento del cambio? Noi facciamo riscaldamento tre alla volta e dicevo soltanto 'dobbiamo vincere, mandate gli attaccanti a scaldarsi!'. Magari ho fatto il nome di Insigne che era lì vicino, poi mi sono scaldato e sarei anche entrato. Non sta a me dirlo poi, sono cose tattiche e non ce l'avevo con il professore, se si è offeso qualcuno chiedo scusa. Se volevo giocare? Io volevo passare, lì per lì ho pensato che fosse meglio far entrare gli attaccanti che poi effettivamente sono entrati".

Sulla partita: "E’ un momento nero per il nostro calcio, nerissimo per noi. Per noi che abbiamo fatto parte di questo biennio c'è poco da dire, ci sarà tanto tempo purtroppo per analizzare tutto. Durissimo ripartire da una delusione così cocente. Bisogna ripartire dallo spirito che i miei compagni hanno messo in campo oggi, la voglia di continuare questa avventura in questi 13 anni di mia permanenza in Nazionale. Al di là di tutto quello che è stato sbagliato, non meritavamo di uscire per quello che si è visto in 180 minuti. Complimenti a loro, ma meritavamo qualcosina in più. Ci sono tanti giovani che devono spiccare il volo, bisogna ripartire da loro".

De Rossi aggiunge a Sky Sport: “È finito questo biennio malamente, il risultato è brutto, fa male a chi come noi ci tiene tantissimo a questa maglia. È finito anche un altro percorso, quello dei vecchietti, era nell'aria, speravo che finisse tra qualche mese, diversamente. Avevo già parlato con parecchi di loro, avrei voluto smettere dopo l’Europeo 2016, mi piace smettere lasciando un buon ricordo, in auge, questo non è un buon ricordo. Penso di aver lasciato qualcosa in tutti i miei compagni e quelli che hanno frequentato Coverciano. Ho amato questa maglia e dico una cosa che per me è difficile dire, come l’altra che indosso. Per tutta la vita ho avuto due pelli tatuate addosso e abbandonarne una  fa male, sapere che non vedrò più con questa costanza gente con cui ho condiviso tanto e anche con i nuovi, rende questo un giorno triste, non solo per il risultato. I percorsi finiscono, è giusto prenderne atto. Il cambio? Io sarei voluto entrare, anche se magari era meglio che entrassero gli attaccanti che poi sono entrati. C'era la telecamera puntata ed è sembrato chissà che”.