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Giampaolo: “Il nostro era rigore. La Roma ci ha messo in difficoltà per 5 minuti”

Le parole del tecnico blucerchiato: "I quattro gol non sono veri, non hanno dominato la partita"

Redazione

Ancora una sconfitta per la Samp, che recrimina per il rigore prima assegnato, e poi levato con il Var da Irrati. Al termine del match il tecnico Giampaolo ha detto la sua ai microfoni dei cronisti. Le sue parole:

GIAMPAOLO A SKY

Sull'episodio del rigore non assegnato alla Samp.

Io ho qualche dubbio che potesse essere rigore, ma non è stato assegnato e bisogna accettarlo per forza. Però resta qualche dubbio. Il contatto c'è, poi Irrati l'ha anche rivisto. Solitamente non vanno a rivederlo però andiamo avanti.

Avete iniziato bene ma siete durati poco. Come mai?

Commentare questo 4-1 non è semplice perché nei contenuti collettivi non ci stavano 4 gol. Le due sconfitte sul piano morale pesano, ma per quasi tutti i calciatori. La differenza sta nel resettare e ripartire. Non siamo stati remissivi ma abbiamo cercato di giocare. Non abbiamo saputo stare dentro la partita nelle difficoltà. I gol scaturiti dalla Roma sono stati figli di situazioni estemporanee, ci hanno creato 5 minuti di difficoltà su una serie di corner.

Poca sostanza in attacco da parte vostra?

Siamo stati poco pericolosi in attacco e poco bravi a gestire le difficoltà e a livello di personalità. Questo perché la Roma è un avversario di valore che può farti gol in qualsiasi momento. Partita decisa su un equilibrio sottile dove loro sono stati bravi e noi abbiamo palesato problemi di personalità. Non con tutti. Bisogna saper sopportare il fatto di alzare l'asticella, bisogna avere personalità e autostima. Se non hai questa forza ti devi ridimensionare.

GIAMPAOLO IN CONFERENZA STAMPA

Troppo brutti per essere veri?

Un'analisi inesatta figlia del risultato. La Roma ha saputo sfruttare le occasioni sporadiche che si è trovata. Una partita equilibrata, la Samp deve rimproverarsi la capacità di non saper sopportare alcuni momenti della partita sul piano mentale e del vissuto. Le partite vanno affrontate con personalità, e qui siamo mancati. La Roma non ha dominato la partita. Sul piano mentale le due sconfitte ci hanno lasciato un po' di sporcizia e abbiamo giocato con il braccino corto. Abbiamo subìto quattro gol non veri, ma li abbiamo presi. Quando cerchi di alzare l'asticella poi dimostri di non essere all'altezza. Forse dobbiamo rivedere le ambizioni. Su Ramirez era calcio di rigore, e avremmo potuto rimettere a posto la partita. Non abbiamo fatto tutto male, avremmo dovuto avere però più personalità.

Problema di testa?

C'è un carro che viaggia: c'è chi lo spinge e chi sta sopra. Non tutti i giocatori hanno la capacità di saperlo spingere, ma si mettono sopra. C'è chi ha più personalità e chi meno, chi lavora per rimediare e chi invece no. La differenza tra i giocatori sono spesso più sul piano mentale, non quello tecnico.

Perché era rigore?

Io sono incazzato per il 4 a 1 e c'è poco da dire. Solitamente non vanno a vedere il monitor: Irrati ha deciso che non c'era calcio di rigore, io ho rivisto il fallo dieci minuti fa e ho visto che il contatto c'era. Se fai le cose per bene gli episodi possono indirizzare la partita. L'episodio annulla tutto il resto per i contenuti globali.