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Garcia, l’11 anti-Chievo è un rebus. Dzeko, gol in allenamento per tornare ad essere bomber

Le assenze di Pjanic, Ucan e Dzeko costringono il francese a valutare almeno tre opzioni differenti per non perdere qualità in mezzo al campo. Mercato, tentazione Sabatini: sia Perotti che El Shaarawy? Il ds ci pensa...

Valerio Valeri

Ultima domenica senza Serie A, ultima domenica di noia. La Roma si allena a pieno ritmo, anche se non a pieno organico, con la testa rivolta al Chievo Verona di Maran (arbitra Irrati). Partita per la quale mister Garcia dovrà inventarsi qualcosa per ovviare alle numerose assenze, quasi tutte dovute a squalifiche: Pjanic, Nainggolan e Dzeko sono stati fermati dal giudice sportivo, Ucan da un infortunio al piede.

I DUBBI DI RUDI Per questo motivo, il tecnico francese sta pensando al modo migliore per mantenere il 4-3-3 e la qualità in mezzo al campo, non potendo contare né sul bosniaco né sul suo sostituto naturale, il turco visto sempre troppo poco in questo anno e mezzo in giallorosso. C’è chi è convinto possa riproporre Iago Falque dietro le punte (Salah e Gervinho) come in occasione del derby – l’ultima partita convincente della Roma, due mesi fa – avanzando anche Florenzi sulla linea di centrocampo. Altri sono convinti che l’esterno di Acilia manterrà il suo “nuovo” ruolo, quello da terzino e che insieme a De Rossi e Vainqueur ci sarà Keita, con l’ex Genoa sulla linea offensiva come al solito. La terza opzione sarebbe quella di uno tra Maicon e Torosidis basso a destra e Florenzi a supporto di Gervinho e Salah, nel ruolo in cui ha mosso i primi passi in prima squadra. Nella carestia, paradossalmente, i dubbi sono maggiori.

IMPAZZA IL MERCATO Oggi era a bordo campo a Trigoria insieme al dg Baldissoni, ma il suo telefono è bollente e ogni giorno potrebbe essere quello buono per prendere un aereo e chiudere un affare: Walter Sabatini è più che mai attivo su più fronti, anche se il ruolo di cui più si parla è quello dell’attaccante esterno. Diego Perotti è in ghiaccio: accordo fatto col Genoa (9 +3 la cifra da investire, con una parte che andrà al Siviglia, ex club dell’argentino), il ragazzo aspetta solo di avere il via libera per andare all’aeroporto e prendere un volo diretto a Fiumicino. Tra l’altro il 28enne sta facendo di tutto affinché il giudice sportivo gli abboni una giornata di squalifica (erano 3, una l’ha scontata il 19 dicembre) per potersi mettere a disposizione di Garcia già dal Milan il 9 sera. C’è però un altro fronte caldissimo, quello che porta al 24enne Stephan El Shaarawy. Sabatini avrebbe un accordo anche per il suo trasferimento (prestito con riscatto a 12 milioni che diventerebbe effettivo con un tot di presenze facilmente raggiungibili) e l’ex Monaco verrebbe di corsa. Non è escluso che la Roma decida di prendere entrambi, ma a quel punto bisognerebbe anche cedere per rientrare nel limite di 25 giocatori in rosa. Infine, ancora Genoa nel mirino di Sabatini: piace Armando Izzo, difensore classe ’92, la cui valutazione è superiore ai 10 milioni. Vedremo.

DZEKO, PROVE DA BOMBER Non ce lo saremmo mai aspettati, ma lo Dzeko di cui si parla oggi è un attaccante che fatica a vedere la porta: 5 gol tra campionato e Champions, diversi errori davanti al portiere ma soprattutto un sistema di gioco che lo mortifica, costringendolo a sfiancarsi ben lontano dall’area avversaria. Per questo va accolta come un’ottima notizia la sua verve da bomber ritrovata oggi in allenamento, quando ha portato alla vittoria la sua mini-squadra durante un torneo di fine seduta. Peccato non possa sfruttare l’entusiasmo del momento già mercoledì. Sta di fatto che Garcia si aspetta molto i suoi gol. D’altronde non ci si può aggrappare ogni volta a Francesco Totti, probabilmente convocato per Verona ma destinato alla panchina, per poi vederlo in campo col Milan. La Roma di oggi non può e non deve affidare tutte le sue speranze ad un 39enne assente dal 26 settembre.