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Gandini: “Lotteremo per lo scudetto fino all’ultimo. I nuovi hanno capito cosa significa la Roma”

L'amministratore delegato giallorosso: "Il club sta facendo il suo dovere, che consiste nell'essere competitivi il più possibile in Italia e in Europa"

Redazione

L'amministratore delegato giallorosso Gandini è stata una delle novità che il 2016 ha portato alla Roma. Il dirigente ha parlato degli obiettivi futuri e di Luciano Spalletti ad asroma.com. Queste le sue parole:

Sul gruppo.

Il club sta facendo il suo dovere, che consiste nell'essere competitivi il più possibile in Italia e in Europa. Posso solo elogiare il lavoro svolto da Luciano Spalletti e il suo staff, che hanno assemblato la squadra, mostrando di capire il proprio ruolo e l'opportunità che hanno. I giocatori stanno giocando con maturità. Penso sia un bel gruppo. Tutti insieme con le leggende del calibro di Totti e De Rossi, che guidano il contingente italiano. Abbiamo giocatori importanti come Nainggolan e Strootman o come i neo arrivati Fazio e Perotti, che vengono da esperienze diverse ma che hanno capito molto bene cosa significhi giocare a Roma. Stanno dedicando tutti i loro sforzi per creare un team che capisca il proprio ruolo, quello di essere competitivo fino alla fine. Stiamo lottando per il titolo e sono sicuro che ce la giocheremo fino alla fine.

Su Spalletti.

Abbiamo una squadra equilibrata, anche se in un mondo perfetto avremmo a disposizione altri due centrocampisti. Le caratteristiche dei giocatori che abbiamo permettono loro di giocare in diverse posizioni. Nella pallavolo, li chiameremmo giocatori universali, che possono interpretare 3 o 4 ruoli diversi. Spalletti è sempre stato bravo in questo. Tatticamente parlando, lui legge il gioco molto bene e sa come schierare la sua squadra. Un aspetto molto importante, che abbiamo notato di recente contro Lazio e Milan, è che il gruppo sia riuscito a sopperire ad assenze importanti: Salah, Peres, Florenzi. Il sistema di gioco che ha ideato Spalletti, e il posizionamento dei giocatori che hanno saputo seguire le direttive del tecnico, ci hanno permesso di giocare il primo tempo in un modo e il secondo in un altro, e abbiamo avuto il killer instinct riuscendo a vincere entrambe le partite. Questo è molto importante e dimostra che l'allenatore non solo ha un piano predefinito ma può adattarsi ai cambiamenti in campo.