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Emerson Palmieri: “Scudetto? Difficile ma non impossibile”

Il difensore brasiliano aggiunge: "Sto vivendo il miglior momento della mia carriera". E domenica il Ct del Brasile sarà all'Olimpico per Roma-Torino

Redazione

Ieri contro il Villarreal un gol meraviglioso a coronare un periodo di forma incredibile. Emerson Palmieri si è ormai preso la Roma e sulla fascia sinistra sta mostrando una crescita costante. L'esterno brasiliano ex Santos e Palermo è stato intervistato da goal.com. Ecco le sue parole:

Come analizzi il tuo miglioramento negli ultimi mesi?

“Quando ho iniziato a giocare  come titolare nella Roma adottavamo una linea difensiva a quattro, quindi mi dovevo preoccupare di più a difendere e potevo salire solo quando era possibile farlo. Ora, che stiamo giocando con un 3-4-3, sono più libero di avanzare e di aiutare la fase offensiva. La mia alimentazione è cambiata molto, e questo mi ha aiutato tantissimo. Sto bene, ma devo essere ancora più incisivo in attacco, approfittare di più della libertà che ho per attaccare, fare gol e assist”.

Come giudichi il lavoro di Spalletti?

“Sono allenamenti faticosi. Lavoriamo molto sulla fase difensiva. Due o tre volte a settimana facciamo una riunione dove analizziamo le nostre partite, e vediamo come la squadra si comporta in fase difensiva e in fase offensiva, o quando gli altri ci attaccano. Io, quando sono arrivato qui a Roma, ammetto che mi sentivo spaesato.  In Brasile, nel mio ruolo, si pensa solo ad attaccare, fare gol e quindi lasci spazi in difesa. Ho appreso l’importanza del lavoro tattico qui in Italia”.

Il momento buono della squadra è tutto merito di Spalletti?

“Il merito è tutto suo. Con lui la nostra difesa è migliorata molto, sia quando giochiamo a 4 che a 3. Possiamo giocare con entrambe i sistemi di gioco. Siamo dietro alla Juve, in semifinale di Coppa Italia e stiamo andando bene anche in Europa League.  Con il cambio di allenatore la squadra ha un altro atteggiamento. Lo scudetto? Sarà difficile perché la Juve compra sempre grandi giocatori, i titolari e le riserve sono allo stesso livello. E’ una squadra che non perde punti. E’ brutto vederli lì davanti a noi in classifica, ma abbiamo ancora 14 partite da giocare e lo scontro diretto”.

Questo è il tuo miglior momento della carriera?

“Sono andato bene anche al Santos dove sono cresciuto ma avevo solo 18 anni e non ho avuto tante chances. Oggi a Roma sto benissimo, e quello che sto vivendo è senza dubbio il miglior momento della mia carriera”.

Nella seleçao Marcelo e Filipe Luis si contendono la fascia sinistra. Ti vedi come terzo nome per quel ruolo?

“Non sono certo il favorito, ma sono sulla strada giusta. Ci sono anche altri giocatori in lizza per quel ruolo,, è vero, ma l’importante è continuare a giocare ad alti livelli con la Roma,. Sono giovane, ho 22 anni, e c’è ancora tempo”.

Domenica Tite, il Ct del Brasile, sarà all’Olimpico per Roma-Torino…

“Sono contento, e spero di giocare bene come mi è capitato di recente e di fare ancora meglio per avere qualche chance di essere convocato. Ma non mi preoccupo più di tanto, resto tranquillo. Se oggi ho tanta visibilità è perché sto giocando bene e sono tranquillo”.

Totti, tuo compagno di squadra, ha 40 anni e continua a giocare…

“Lui cura molto il suo corpo,  ed è per questo che fa la differenza in campo quando entra. Quando gioca lui cambia il volto della partita. E’ un giocatore speciale. Non so se vuole smettere davvero, perché vedendolo allenarsi giorno dopo giorno sembra il contrario. Credo che giocherà ancora un altro anno”.

C’è un’ipotesi anche di vestire la maglia della nazionale italiana…

“Sono brasiliano, e lo è anche il mio cuore. E sono cresciuto vedendo la seleçao. La mia volontà, malgrado le difficoltà, è quella di giocare con la nazionale brasiliana. Leggo che sarebbe possibile anche che venga convocato con l’Italia, ma ad oggi non ho ricevuto nessuna richiesta. Se dovesse accadere lo farò con molto piacere. L’Italia è un paese che mi sta dando tanto in questo momento, per il quale nutro tanto affetto”.

Come è migliorata la tua alimentazione?

“Qui è un tema molto serio, tutte le settimane controllano la percentuale di grasso e di liquido. Ho dovuto cambiare molto, ho tolto guaranà e cioccolato.  A volte passo una settimana senza mangiare dolci o bere bevande gassate. Mi mancano molto, ma ho imparato a regolarmi. Ora conosco meglio il mio corpo ed in campo sento la differenza".

Peres a destra e Emerson a sinistra. Siete secondi solo a Marcelo e Danilo nel Real Madrid?

"Viviamo un buon momento ma ci sono altri grandi calciatori come Dani Alves e Alex Sandro. Io e Bruno, ripeto, viviamo un grande momento. Stiamo sempre insieme. Abbiamo già giocato al Santos insieme, oggi a Roma. Vogliamo continuare a svolgere un buon lavoro".

L'evoluzione di Bruno Peres?

"Bruno è sempre stato un buon giocatore, di livello molto alto. Mi è sempre piaciuto e ho giocato contro di lui a Torino. E' molto veloce. Noi se abbiamo la possibilità di andare in avanti possiamo segnare e fare assist. Dobbiamo tenere alta la concentrazione, parlare dei successi ma anche discutere degli errori".

Bruno Peres anche soffre di concorrenza nel Brasile.

"Parlo molto con lui. Siamo una grande squadra, sappiamo di essere osservati. Sogniamo di giocare insieme nella nazionale brasiliana, vogliamo avere la prima occasione insieme ma conosciamo anche tutte le difficoltà. Adesso viviamo un grande momento a Roma. Chissà cosa possa succedere domani..."