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Dzeko: “Bisogna crederci sempre e non arrendersi mai”. Strootman: “Kolarov il più competitivo” – VIDEO

L'olandese: "Il gol allo Shakhtar era molto difficile da segnare. Chi inviterei a cena se potessi? Maradona, Einstein, Cruijff e Obama". L'attaccante bosniaco: "Preferisco la cucina bosniaca a quella italiana"

Redazione

Protagonisti in campo e sui social. Edin Dzeko e Kevin Strootman, dopo l'impresa contro il Barcellona che ha regalato alla Roma la semifinale di Champions, hanno dato vita ad un simpatico siparietto sui canali social del club, con un'intervista l'uno con l'altro. "Face 2 Face" è il nome del format di Roma TV. Ecco le loro parole.

Dzeko: "Sei nervoso?”.

Strootman: "Un po’".

Strootman: “Oh, domanda lunga. Preferiresti avere la cresta di Radja o il suo tatuaggio sul collo?"

Dzeko: “Nessuna delle due cose”.

Strootman: “Neanche io”.

Dzeko: “C’è un’altra opzione a queste?".

Strootman: “No, devi scegliere”.

Dzeko: “Ma le prime due no”.

Dzeko: “Qual è lo stadio o il Paese più difficile in cui hai giocato? O il club più difficile da affrontare?”.

Strootman: “Penso la Turchia. Credo fosse una gara contro il Trabzonspor. O il Bursaspor, non mi ricordo, comunque in Turchia. C’era moltissima gente e il rumore era incredibile. Ma abbiamo vinto, quindi…”.

Dzeko: “Sì, direi anche io la Turchia”.

Strootman: “Qual è il miglior consiglio che hai mai ricevuto?”.

Dzeko: “Il miglior consiglio che ho ricevuto è stato quello di crederci sempre e non arrendersi mai. Quando smetti di crederci, smetti anche di giocare e se ti arrendi non saprai mai dove puoi arrivare. Magari crediamo di poter arrivare fino ad un certo punto ma in realtà possiamo puntare più in alto”.

Strootman: “E’ vero, avete sentito?”.

Dzeko: "Chi è il giocatore più competitivo durante gli allenamenti? Dovrei rispondere io! (ride, ndr). Il più competitivo sei tu (ride, ndr)".

Strootman: “No no, potremmo dire Kolarov. Lui è uno competitivo”.

Dzeko: “Anche Aleks sì”.

Strootman: “Non gli piace perdere o pareggiare”.

Strootman: “Chi è meglio tra Marco Van Basten e Andriy Shevchenko?”.

Dzeko: “Mi metti in difficoltà! Non direi che ce n’è uno più forte tra i due ma…”.

Strootman: “Chi era il tuo idolo?”.

Dzeko: “Il mio idolo era Shevchenko quindi scelgo lui, ma sono stati entrambi grandi giocatori. E ovviamente è difficile scegliere. Tu diresti Van Basten”.

Strootman: “Ovviamente, perché è olandese. Orgoglio olandese!”.

Dzeko: “Hai mai visto Aleksandar Kolarov sorridere?”.

Strootman: “Dopo la gara con lo Shakhtar era in campo che sorrideva. Penso l’abbiano visto tutti, credo fosse la prima volta”.

Dzeko: “Sì, ci sono alcune foto che lo testimoniano. E’ un ragazzo sorridente, non preoccupatevi”.

Strootman: “Chi sceglie la musica nello spogliatoio? E cosa ne pensate?”.

Dzeko: “Niente in particolare, c’è sempre la stessa musica. La scelgono gli argentini o i brasiliani. La prossima volta metterò della musica balcanica o bosniaca. Piacerebbe a me e a Kolarov, almeno”.

Strootman: “Piacerebbe anche a me. Magari non metterti le cuffie, la metti sul telefono così la possono ascoltare tutti”.

Dzeko: “Piacerebbe anche a Cengo (Under, ndr), perché è abbastanza simile”.

Dzeko: “Questa è bella! Cos’è più bello? Il passaggio per il gol contro lo Shakhtar o il tiro? Ma che domanda è?!”.

Strootman: “Il tiro, ovviamente. Abbiamo parlato molto di questa cosa anche nell’intervallo. Se fai un passaggio del genere e l’attaccante non segna… Era molto difficile perché la palla stava girando. Se tiri sull’altro lato la palla andrebbe da tutt’altra parte. Con quell’effetto, devi tirare di esterno e la palla va in rete”.

Dzeko: “Non era facile, ma alla fine è andata dentro quindi chi se ne importa”.

Strootman: “Cosa ti manca di più della tua città natale? E qual è il primo posto in cui vai quando ci torni?”.

Dzeko: “Mi mancano molte cose, non ce n’è una in particolare. Ovviamente mi manca la mia famiglia. Mi manca il cibo bosniaco”.

Strootman: “Preferisci il cibo bosniaco a quello italiano?”.

Dzeko: “Sì, il nostro cibo è molto buono, Kevin. Dovresti provarlo una volta. Non si mangia tanto pesce come qua, ma ci sono diversi piatti con la carne. Poi ovviamente mi mancano i miei amici e la città in cui sono cresciuto. Quando ci torno sono molto contento”.

Dzeko: “Se potessi invitare a cena a casa tua quattro persone, viventi o non viventi, chi sceglieresti?”.

Strootman: “Queste domande le fanno solamente in televisione”.

Dzeko: “Siamo in un programma televisivo!”.

Strootman: “Sì, ma non so come rispondere. Diciamo Maradona perché parla molto, ci starebbe bene”.

Dzeko: “Creerebbe una bella atmosfera”.

Strootman: “Esatto! Qualcuno di intelligente… Einstein!”.

Dzeko: “Einstein?”.

Strootman: “Magari ti può dare qualche consiglio. Poi Johan Cruijff per parlare di calcio. Ancora uno, direi Obama”.

Strootman: “Grazie, grazie per le risposte”.

Dzeko: “E’ stata una bella conversazione”.

Strootman: “Ottime risposte! E’ molto meglio del Szczesny Show! Molto meglio!”.