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Di Francesco: “Siamo rimasti in pochi, quasi out anche Manolas, non ci resta che pregare” – AUDIO – VIDEO

LaPresse

Le parole del tecnico romanista alla vigilia del match con i sardi: "Il greco ha preso una botta, ha il 50% di di possibilità. Ho poche soluzioni, sto vagliando tutto quello che ci può aiutare, anche l'impiego di Riccardi"

Redazione

La Roma è pronta a sfidare il Cagliari per ritrovare una vittoria che in campionato manca da quasi un mese. Di Francesco, ancora alle prese con i tanti infortuni, ha spiegato le sue impressioni alla stampa alla vigilia del match.

La conferenza stampa di Di Francesco

Il centrocampo è un reparto che è cresciuto molto in questo avvio di stagione?

“Stanno crescendo tantissimo negli automatismi e nelle due fasi, ma è ovvio che devono ancora migliorare tanti aspetti per diventare più bravi a proteggere la nostra linea difensiva e per quello dobbiamo lavorare ancora tanto anche se sto vedendo una buona crescita da parte di tutti”.

Si aspetta un partita fisica?

“Partite non fisiche non le ho mai viste. Quando ci sono due squadre di alto livello la fisicità e  la tecnica fanno la differenza. Sarà sicuramente una partita fisica. Specialmente Pavoletti, che conosco molto bene, davanti ha grandi qualità di testa e sul terzo tempo è molto bravo. Su questo dovremo stare molto attenti che è la loro qualità migliore: sia sulle rimesse laterali che sui calci piazzati”.

Cosa vorrebbe vedere sistemato domani a Cagliari?

“Dobbiamo migliorare in tante cose. Nelle scelte finali e in quello che facciamo.Non possiamo pretendere tutto e subito. Dobbiamo essere più bravi a proteggere la linea difensiva. Questo dobbiamo migliorarlo e stiamo lavorando in questo senso. Vorrei che la squadra migliorasse in questo. L’ho sottolineato anche in occasione della gara con l’Inter, il gol lo troviamo. Dobbiamo concedere meno azioni possibili agli avversari. Su questo dobbiamo lavorare da squadra”. 

Fazio è recuperato? Florenzi potrà essere riproposto esterno alto?

“Domani è più difficile. In futuro si. Domani Florenzi giocherà da terzino. Fazio è totalmente recuperato. Sono passato al Divino Amore prima di venire in conferenza perché Manolas ha preso un colpo durante la partitella. Ad oggi le possibilità di un suo utilizzo sono al 50%. Verrà sicuramente in ritiro. Tra oggi e domani valutiamo. La gamba si è gonfiata e quasi non cammina. Però la speranza è che possa recuperare in tempi brevi. Ce lo auguriamo perché siamo in pochi”. 

Perotti e Pastore possono avere più minutaggio rispetto alla gara con l’Inter?

“Minutaggio si, forse Pastore di più che ha avuto maggiore continuità negli allenamenti, ma sicuramente nessuno dei due giocherà dall’inizio”.

Nzonzi e Cristante hanno sempre giocato le ultime partite, sta pensando a delle soluzioni alternative?

“L’unica è mettersi con un difensore in più, ma nello stesso tempo vorrei lavorare di più con Riccardi che è di ottima prospettiva, ma è stato in Nazionale fino a ieri ed è tornato oggi. Tutto quello che vorresti provare poi delle volte si lega ad altre situazioni che non ti aiutano. E’ un ragazzo che teniamo in considerazione, ma parliamo sempre di un 2001. Poi a Roma riusciamo sia a esaltare come Zaniolo che è diventato il fenomeno dell’anno o magari a buttarlo giù in un attimo. In questo dobbiamo essere bravi ad avere un grande equilibrio. Per quello tante soluzioni non ne ho ma sto vagliando cose che potrebbero aiutarci in questo periodo. La cosa migliore è una bella preghiera fatta bene e mettiamo tutto a posto”. 

Alla luce delle condizioni di Manolas, Marcano come sta?

“Si è allenato non bene, ma benissimo. Sto valutando che possa iniziare dal principio domani. In base a come starà Manolas valuterò chi giocherà tra i due centrali. Gli unici dubbi sinceri li ho là”.

Hai individuato un problema dietro tutti questi infortuni?

“Mettiamoci tutto, anche errori umani in alcune scelte fatte. Prendiamo Pellegrini con il desiderio del ragazzo di recuperare, il mio di riaverlo e di tutti i ragazzi di poterlo mettere a disposizione è stato fatto un percorso che lo riportasse in gruppo il prima possibile per la partita di Cagliari. E’ accaduto un imprevisto e fa parte del nostro gioco perché ogni tanto dobbiamo giocare sul filo del rasoio in un momento in cui abbiamo bisogno di recuperare calciatori e a volte nell'essere frettolosi si può incappare in questi rischi. A oggi dobbiamo essere bravi a correre meno rischi possibile, ma abbiamo la necessita di recuperare giocatori perché abbiamo tantissime partite soprattutto in questo periodo. Giocare con tutti i calciatori sarebbe il massimo. Il Divino Amore l'ho citato perché ogni volta che uno prende una botta alla caviglia o ha una ricaduta nello stesso posto...qualcosina ti fa pensare, ma è per fare una battuta e sdrammatizzare”. 

Dzeko ed El Shaarawy quando potranno rientrare? 

“Hanno fatto una capatina a Barcellona. Quello che hanno fatto di preciso non ve lo saprei nemmeno spiegare. Cerchiamo di fare il possibile per recuperare e trovare situazioni alternative e migliorare questo aspetto. C’è la voglia di fare un qualcosa per rimediare a tutti questi infortuni e a degli errori commessi precedentemente. Nessuno deve tirarsi fuori, anche i ragazzi che devono mettere maggiore attenzione in quello che fanno”

Che idea si è fatto sul Var?

“Rimpianti ce ne potrebbero essere mille. Se dovessi dire qualcosa sarebbe attaccarsi a un alibi e non voglio farlo. Obiettivamente ci sono stati tanti errori nei nostri confronti. Si è parlato molto della disponibilità del Var e di poterlo utilizzare e allora perché non farsi aiutare. Questo è il rammarico più grande. Poi ci sono quelli evidenti che almeno riguardarseli con un minimo di attenzione, visto che il primo responsabile poi è l’arbitro, lo si può fare con continuità. Il concetto è sempre lo stesso: si chiede scusa ma chi ci rimette poi sono gli allenatori, a volte le partite  e questo dispiace perché uno potrebbe evitare determinati errori. Mi auguro da ora in poi che si possa sbagliare il meno possibile soprattutto nei nostri confronti.”

Sulla mentalità

“Di banchi di prova ne vedo tutti i giorni. Domani c’è Cagliari, ma mercoledì c’è Plzen. Dobbiamo fare le partite sempre nello stesso modo e fare  risultati. A Cagliari dobbiamo dimostrare di aver fatto un salto mentale auspicato e mancato in tante gare. Se guardo il match con il Real è vero che abbiamo perso, ma il primo tempo è stato entusiasmante da parte della squadra. Poi siamo ricrollati nelle nostre difficoltà. Con l’Inter, invece, abbiamo avuto una grande reazione mentale e di questo io sono molto contento. Certe partite, però, si devono chiudere e dobbiamo curare tanti altri aspetti. Obiettivamente dentro la partita con l’Inter ci sono state tante cose fatte bene”. 

Nella partita con l’Inter, Icardi stacca da solo. Errore individuale o di atteggiamento?

“Di solito ci mettiamo a zona, in quell’occasione abbiamo sbagliato il posizionamento. Abbiamo staccato Manolas con due piedi, invece la forza in queste palle che arrivano in terzo tempo sta nello staccare con un piede solo e poi eravamo posizionati male in partenza. Abbiamo visto l’errore e cercheremo di non farli più. Se si prende gol a zona si dice allora che è meglio marcare a uomo. Poi marchiamo a uomo come con la Juve lo scorso anno e perdiamo 1-0. E’ una questione di attenzione e di posizionamento. E’ un’analisi sofisticata. C’è un nostro errore, ma ci sono anche le qualità di un giocatore straordinario. Perché Icardi ha una capacità di staccare in terzo tempo e trovare la porta come pochi ”