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Di Francesco: “Domani sarà battaglia”. Strootman: “Mai pensato di lasciare la Roma” – AUDIO – FOTO – VIDEO

Di Francesco: “Domani sarà battaglia”. Strootman: “Mai pensato di lasciare la Roma” – AUDIO – FOTO – VIDEO

Le parole del mister giallorosso alla vigilia della sfida di Champions contro l'Atletico Madrid: "Dobbiamo combattere con le loro stesse armi". L'olandese: "Ora è il campo a dover parlare"

Redazione

Tutto pronto per il debutto in Champions League: domani sera la Roma ospiterà l'Atletico Madrid allo stadio Olimpico per il primo turno del Gruppo C. Alla vigilia del match, mister Eusebio Di Francesco è intervenuto in conferenza dalla sala stampa di Trigoria per rispondere alle domande dei cronisti. Al suo fianco anche il centrocampista olandese Kevin Strootman. In sala presente il ds giallorosso Monchi.

Qui le parole di mister Di Francesco in conferenza stampa:

Domani è la sua prima in Champions League. Che esordio si aspetta?

Innanzitutto vorrei vedere una squadra determinata e con la voglia di arrivare al risultato, come quella che avremo davanti. Affronteremo una squadra che ha determinate caratteristiche e una determinata idea di gioco e ci dovremo anche adeguare a loro. Sarà un po' una battaglia, una partita di quelle vere. Quindi mi auguro che sia un esordio positivo. Visto che nelle ultime partecipazioni della Champions la Roma ha vinto poco, bisognerà partire con il piede giusto perché sarà una partita molto delicata. E' la prima e può essere determinante per la qualificazione.

Il Cholismo è diventata una sorta di filosofia in Europa. Cosa la colpisce di più nella gestione tecnica di Simeone?

Dà alla squadra una sua identità, sa quello che vuole e sa arrivare al risultato in molte maniere. Magari sarà una squadra meno estetica, ma è molto pratica e riesce sempre a raggiungere l’obiettivo. La dimostrazione è che negli ultimi 4 anni ha fatto due finali di Champions League, e non ci si arriva per caso. Si vede che c'è un lavoro importante alle spalle dal punto di vista fisico, tecnico e anche mentale. Devo dire che Simeone è un grandissimo allenatore, e per questo noi sappiamo di dover affrontare una squadra con determinate caratteristiche. Per poter competere con loro dobbiamo mettere in campo anche le loro caratteristiche insieme alla nostra identità di gioco.

Ha sciolto il dubbio di formazione riguardo Bruno Peres e Florenzi? Ha altri dubbi? Schick come sta? Quando sarà recuperato?

I dubbi sono sempre all’ordine del giorno, ed è giusto averli, perché la squadra si sta allenando bene nel complesso generale. Prima si parlava solo di centrocampo, ma ha detto bene Kevin: noi parliamo di collettivo. E' normale che a volte si possa avere un reparto più forte di un altro o per lo meno maggiormente competitivo, ma noi dobbiamo ragionare da squadra, questo è fondamentale. E’ un aspetto che da quando sono arrivato sto cercando di mettere all’interno della squadra come identità e come idea. Per quello che riguarda il ballottaggio tra Peres e Florenzi, le valutazioni le farò tra oggi e domani. E' possibile che uno dei due giochi, però non ho ancora deciso niente. Mentre riguardo a Schick l’infortunio sembra meno grave del previsto. Mi auguro di poterlo riavere tra la partita in casa col Verona e quella in trasferta col Benevento, quello sarebbe un bene, perché ha bisogno di allenamento e di mettere degli allenamenti importanti nelle gambe. Il fatto che si sia fermato pregiudica un po' il suo recupero dal punto di vista fisico, ma per il resto sono soddisfatto che si sia fatto meno male rispetto a quello che si pensava inizialmente.

L’Atletico Madrid è una squadra che ha un’identità molto chiara. Qual è l’identità che lei vuole dare alla Roma? Come sta Hector Moreno che ha giocato una sola delle due partite con la Nazionale?

La condizione di Hector è buona perché è rientrato dalla Nazionale dopo aver fatto 90’. Nell'ultimo periodo, e anche all'inizio della preparazione, ha avuto qualche problemino muscolare, ma adesso sta trovando continuità in quelli che sono gli allenamenti. E' normale che non avendolo avuto a disposizione per tanti giorni faccio un po' fatica anche a trasmettere l'idea generale, ma quello che io voglio dalla squadra, non tanto dal singolo giocatore, è un’organizzazione ben precisa. Dobbiamo rimanere sempre corti durante la partita, cercando di giocare insieme in ogni momento e di essere competitivi su ogni situazione di gioco. Spesso sento dire che siamo alti o bassi, ma il compito più importante di questa squadra è quello di rimanere sempre compatta e corta in ogni situazione di gioco, che sia offensiva o difensiva. Questo è l'aspetto principale, poi per tutto il resto ci vorrebbe una giornata intera per spiegare una filosofia di gioco, non si può dire in due parole.

Il rinvio di Samp-Roma è un bene o un male per la squadra? Potrebbe essere anche un’arma a doppio taglio.

Sicuramente giocando questa partita daremo una risposta ben definita a questa domanda. Il fatto di non aver giocato può essere un vantaggio nella preparazione di questa gara perché non abbiamo viaggiato e fatto tardi, e perché abbiamo avuto un tempo maggiore per preparare la partita con l'Atletico. E' anche vero, però, che questa partita potrebbe ritorcercisi contro per quello che riguarda il campionato e la classifica, che ci vede attardati in questo momento, nonostante abbiamo una partita in meno. Quindi dal punto di vista mentale potrebbe non essere un aiuto per il campionato, ma potrebbe essere una cosa positiva per affrontare questa gara con l'Atletico Madrid. Comunque questo è un vantaggio relativo, perché tanti giocatori dell'Atletico che sono convinto che giocheranno domani non hanno giocato l'ultima partita di campionato con il Valencia. Simeone ha fatto riposare tanti titolari.

Ha studiato come cercare di mettere in difficoltà l'Atletico Madrid, una squadra che ha il carattere combattivo del suo allenatore? Si può neutralizzare questo loro modo di non far giocare l'avversario?

Non posso dirlo pubblicamente, però sicuramente abbiamo pensato a qualcosa per poterli mettere in difficoltà. Questo passa attraverso le idee, il gioco, la nostra identità, cercando di sfruttare al meglio le loro difficoltà e le loro carenze, esattamente come loro cercheranno di fare con noi. Dal punto di vista dello stare in partita, dell'equilibrio, della battaglia, ci dobbiamo mettere al loro pari. Senza di questo non possiamo competere con l'Atletico Madrid. Questo è fondamentale. Noi abbiamo le qualità per poter far male a loro. Abbiamo Strootman in campo, che è un leader sia in partita che in allenamento. Sono convinto che tornerà ad essere un giocatore determinante - o già lo è, perché io lo vedo molto forte - per poter trascinare la squadra. Noi abbiamo bisogno di questi giocatori, abbiamo bisogno di giocatori che si sappiano prendere le proprie responsabilità e che trascinino in maniera emotiva la squadra. Confido molto nell'esperienza di alcuni giocatori e nelle loro grandi qualità. In particolar modo contro una squadra come l'Atletico Madrid, abbiamo bisogno di giocatori caratteriali. Dobbiamo tirare fuori tutto quello che abbiamo, questa è l'arma in più. Le scelte per fargli male? Le tengo per me.

Il rinvio con la Samp dopo la sfida sfortunata con l’Inter ha fatto uscire la Roma dal centro dell’attenzione. La partita di domani serve anche per fare vedere che la Roma c’è?

Normale che siamo stati un po' dimenticati. Abbiamo perso con l'Inter e abbiamo saltato quella con la Samp. Magari se avessimo giocato sabato, facendo un risultato positivo, si sarebbe tornato a parlare della Roma. Però ora pensiamo all’Atletico, cerchiamo di giocare nel miglior modo possibile facendo parlare bene di noi, in maniera positiva, facendo una grande partita. Domani dobbiamo giocare come contro l'Inter, ad eccezione degli ultimi 20'. Non per i gol, ma per aver perso l'equilibrio di squadra, e in questo dobbiamo migliorare e crescere. Dobbiamo tornare ad essere quelli lì, rimanendo sempre in partita. Domani è una di quelle partite da vivere. Il calcio è fatto di episodi, ma soprattuto da partite come quelle di domani. Dobbiamo essere bravi a portarli dalla nostra parte.

Perotti: ha giocato anche in Spagna, cosa si aspetta da lui? Che margini ha? Cosa può dare alla Roma sia domani che in tutta la stagione?

Il fatto che abbia giocato in Spagna mi interessa in maniera relativa, guardo più alle caratteristiche e alla condizione fisica. Contro l'Inter ha fatto una partita straordinaria sia dal punto di vista fisico che tecnico, una partita di sacrificio. E' stato il giocatore che ha fatto più metri sotto tutti i punti di vista. Ha giocato un match di alta intensità e di qualità di corsa. E' in ritiro con me da Pinzolo, non è un caso che abbia avuto grande continuità di gioco. Ha cambiato un po' il suo modo di giocare a calcio, è un po' più vicino alla porta e all'attaccante. Mi auguro che questo gli possa dare dei vantaggi. Detto questo, è in una condizione fisica ottimale. Mi auguro che la mantenga per lungo tempo. Non dimentichiamoci che abbiamo anche El Shaarawy, anche lui sta raggiungendo pian piano una condizione ottimale. Abbiamo due giocatori di ottimo livello in quella zona di campo. E' normale che Diego in questa momento debba cercare qualche gol in più, gli farebbe cambiare anche il suo modo di giocare. Si guarderebbe il giocatore in maniera differente.

Qui le parole di Kevin Strootman in conferenza stampa:

Lo scorso anno la Roma ha solo sfiorato la Champions League. Cosa significa per voi giocatori, che avete anche giocato quella partita con il Porto, tornare in Champions?

Giocare la Champions League è una cosa molto importante per noi. L'anno scorso abbiamo lottato per arrivare secondi e per giocarla, e sicuramente la sconfitta con il Porto è stata molto pesante, perché non abbiamo iniziato bene il campionato anche per questo. Quest'anno, invece, possiamo giocare la Champions contro grandi avversari, per un giocatore è la cosa più bella che si possa fare.

Strootman, Nainggolan e De Rossi, poi Gonalons e Pellegrini. Poche squadre in Italia e in Europa hanno un centrocampo così forte. E’ in questo reparto che domani sera dovrete fare la differenza?

Hai dimenticato Gerson, anche lui è uno molto forte. Sì, tutti dicono che noi abbiamo un centrocampo forte, ma questo lo dobbiamo dimostrare in campo in ogni partita, non possiamo giocarne bene solo una. Sicuramente De Rossi ha giocato bene tante partite in Champions League, in Europa League e al Mondiale, ed ha tanta esperienza. Radja e io un po’ di meno. Quindi sia noi che gli altri giocatori dobbiamo sempre far vedere in campo di essere forti, perché il mister mette sempre in campo la squadra più forte possibile e non conta solo il centrocampo, conta tutta la squadra. Anche io devo farlo vedere, perché quest'anno e l'anno scorso non sempre ho giocato bene. Dicono che abbiamo i nomi, ma non contano solo quelli: la cosa più importante che dobbiamo fare è far vedere la nostra forza in ogni partita, perché se vedi i nostri avversari in Champions League sono sempre forti e giocano sempre bene, quindi anche noi dobbiamo arrivare ad un livello alto. Anche domani.

Prima parlando del centrocampo ha detto che l’anno scorso non ha giocato sempre bene. Adesso che è rientrato già da tempo, si sente di nuovo lo Strootman pre-infortunio del 2013 o c’è ancora da aspettare un po’ per vedere quello straordinario giocatore a cui eravamo abituati?

Questa è una domanda difficile, spero che tu mi possa rispondere domani dopo la partita dicendomi che sono il vero Strootman. E' una cosa difficile e non si può paragonare, perché sono stato fuori 2 anni per un infortunio grave e forse ho cambiato qualcosa del mio gioco, perché se stai fuori due anni è un periodo molto lungo per un calciatore, quindi probabilmente ho cambiato qualcosa. Sicuramente devo fare di più per essere pronto per una partita e per un allenamento e devo stare sempre attento, ma mi sento bene fisicamente. L’anno scorso ho giocato più di 50 partite, quindi fisicamente sto bene. L’unica cosa che mi manca ancora è che quando sono stanco, sbaglio troppo facilmente. Sicuramente devo migliorare in questo, ma per le altre cose me lo potrai dire dopo la partita di domani.

Quest'estate ci sono state voci di mercato su un suo possibile trasferimento. Ha mai pensato di poter lasciare la Roma o era convintissimo di restare?

Il mercato si è appena chiuso e adesso si fa una domanda di mercato... Due mesi fa ho rinnovato il mio contratto per 5 anni, non ho mai pensato di lasciare la Roma. Basta così.

Come gruppo vi sentite più o meno forti dello scorso anno?

Difficile da dire, abbiamo giocato solo due partite. E' difficile fare paragoni. E’ andato via qualche giocatore importante, ma ne sono arrivati altri calciatori forti. Si potrà rispondere a questa domanda tra qualche mese, adesso è difficile da dire. Abbiamo tanta fiducia su come dobbiamo giocare, su come prepariamo le partite. Come ho detto prima, dobbiamo far vedere la nostra forza sul campo. Dopo potremo dire se siamo più o meno forti dello scorso anno.

Dopo la conferenza stampa, mister Di Francesco e Strootman hanno rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport.

Ecco le parole di Di Francesco:

"Dobbiamo essere pronti a giocare ogni palla come fosse determinante, l'Atletico Madrid è una squadra aggressiva e dobbiamo fare così. Il pensiero è quello di mantenere l'equilibrio, creare spazi e attaccare. Loro cercano molto le verticalizzazioni, le seconde palle che potrebbero crearci problemi. Dobbiamo avere equilibrio. Ripetere il match contro l'Inter? Sì ma per tutta la partita, domani dobbiamo almeno non perdere, con l'Inter dovevamo stare due gol sopra e invece abbiamo perso 1-3, dobbiamo stare più attenti. Zidane? È entrato in una squadra collaudata e in un ambiente che già conosceva, è stato straordinario, è stato molto freddo nel gestire questi campioni. Attraverso il collettivo arriveremo ai risultati, conosco solo questo metodo ma serve anche un po' di malizia. L'esordio in Champions League? Ci sono arrivato e voglio rimanerci".

Ecco le parole di Strootman:

"Voglio ripartire dopo i 7' contro il CSKA Mosca. Sono contento di giocare in Champions League, è una cosa molto bella per un giocatore. L'Atletico Madrid è un grande club, sono contento di poter giocare. Dimostrare il mio valore? Sì, però è importante la squadra e io non posso giocare bene se gli altri non fanno altrettanto, voglio aiutare la squadra e spero che lo stadio sia pieno, questo pure da una mano, abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Io mi sento bene, abbiamo fatto una preaseason buona e ci prepariamo per la stagione, lottare su tutti i fronti compresa la Champions League. Siamo molto contenti di giocare questi partite. Io alla Juventus? Se voi scrivete queste cose, io non devo rispondere... Io ho firmato il mio contratto per 5 anni e quindi non ho pensato di lasciare. Non abbiamo fatto bene in Champions League, abbiamo avuto gironi difficili. Anche quest'anno non è facile ma dobbiamo lottare e dare tutto, la prima partita sarà molto importante, ci servono subito punti".