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Di Francesco: “Chi non ci crede stia a casa. Per qualsiasi cosa prendetevela con me” – AUDIO – VIDEO

Il tecnico giallorosso parla della sfida di domani sera contro la squadra di Maran

Redazione

Dopo la batosta di Liverpool la Roma torna a dedicarsi al campionato. Domani alle 18 i giallorossi ospiteranno il Chievo per mantenere il terzo posto che vale la qualificazione alla prossima Champions League. Un impegno insidioso per la situazione dei gialloblù, ma anche perhé già mercoledì ci sarà il ritorno della semifinale contro i Reds. Alle 14.45 Eusebio Di Francesco interviene in conferenza stampa.

"Volevo tornare sugli episodi di Liverpool, personalmente condanno ogni forma di violenza. Io e il mio staff siamo molto vicini a Sean e alla sua famiglia. Mi auguro che il ritorno, che deve essere un orgoglio, sia una vera festa di sport. E' l'appello che faccio alla tifoseria".

Le condizioni mentali della squadra.

Eravamo dispiaciuti, speravamo di poter rimanere più in partita, perdendo meno duelli. Non è andata così, ma abbiamo una partita importante come quella col Chievo. Mi aspetto che i ragazzi abbiano il desiderio di rifarsi della partita persa domani in campionato, dove abbiamo 4 partite fondamentali.

Il Chievo ha quasi fermato le grandi.

E’ un avversario abituato a lottare per la salvezza, sono esperti. Noi però dobbiamo vincere, sapendo di aver sofferto anche in passato con squadre che si chiudono a Roma. Dobbiamo cercare di segnare il prima possibile, essendo più incisivi sotto porta.

La partita di Anfield: avete dato tutto contro il Barcellona?

Abbiamo fatto molto bene i primi 25 minuti, ma al primo contropiede preso da Mané ci siamo abbassati andando in difficoltà. Siamo stati poco determinati in alcuni momenti. Il Liverpool ci è stato superiore fisicamente. Per competere a certi livelli dobbiamo riportare i nostri livelli di corsa e cattiveria agonistica alla gara col Barcellona. Siamo un po’ smarriti e un po’ impauriti, cosa che non deve accadere perché siamo in una semifinale di Champions League e dobbiamo essere più spigliati e coraggiosi, anche nel fare determinati duelli.

A Ferrara qualcuno ha fatto un salto di qualità. Domani turnover di quel tipo?

Saranno fuori Strootman e Perotti. Diego probabilmente out per un paio di settimane. Kevin ha preso un colpo al costato, domani non ci sarà, non si allena ora con la squadra e spero di averlo mercoledì. Sul turnover vedrò oggi in base alle condizioni generali, ma sicuramente dei cambi ci saranno col Chievo.

All’andata esordì Schick da titolare: ora è pronto per giocare con Dzeko nel 4-3-3?

Sì è pronto per giocare nel 4-3-3, poi valuterò se giocherà. E’ diverso dalla classica ala, un po’ come a Ferrara con Pellegrini e Nainggolan che si sono alternati. Ci vuole più sacrificio da parte sua in fase difensiva, ora però ha condizione sia fisica che mentale ottimale e potrebbe essere della partita.

A Liverpool, quando siete tornati al 4-3-3, la squadra tendeva ad essere un po’ più con un 4-2-3-1?

C’è stata una comunicazione errata all’inizio, con Gonalons che aveva capito una cosa diversa, ma io avevo chiesto il 4-3-3. Strootman tende a venire a prendere la palla, però quando si è buttato è arrivato il rigore, poi il gol. I ragazzi devono avere forza in quello che facciamo. Ho fatto delle scelte e mi prendo le responsabilità. Conta però sempre l’atteggiamento e la cattiveria agonistica, non puoi giocare contro il Liverpool senza avere la loro stessa cattiveria. Poi loro possono prevalere, ma ci siamo un po’ sciolti.

Rifarebbe tutte le scelte che ha fatto? Domani diventa principale per scegliere gli uomini per la volata Champions o crede ancora alla rimonta?

Stessa domanda del Barcellona. Chi non ci crede può stare a casa. Poi non ne voglio neanche parlare, perché poi mi incazzo. Una partita con 70mila persone allo stadio, andarsela a non giocare… Se volete questo… Io sono già carico per il Chievo. Non sono sicuro di aver fatto scelte giuste per arrivare in semifinale, forse dovevano fermarci prima. Nelle scelte però bisogna portare avanti quello che abbiamo fatto, io ci credo. Penso che possiamo avere la forza. Prima c’è il Chievo, poi pensiamo al Liverpool. Voglio che tutto l’ambiente ci accompagni. Qualsiasi cosa però prendetevela con me, in tutto, anche per la semifinale di Champions, ma lasciamo lavorare la squadra, lasciamo che la squadra pensi di poter fare qualcosa di importante.

Lei da giocatore non avrebbe pensato che con uno scatto in più in una partita col Chievo, magari avrebbe saltato una partita storica pochi giorni dopo?

Ci siamo già passati con la Fiorentina e ci avete detto bravi perché abbiamo pensato al Barcellona. La capacità di trattare allo stesso modo tutte le partite è la crescita della nostra mentalità. Dobbiamo trattare il Chievo come se giocassimo una semifinale, non possiamo sbagliare visto che poi rimediare è sempre più difficile.

Come si fa a motivare una squadra a un’altra impresa a così poco tempo di distanza dal Barcellona?

Stiamo parlando solo del Liverpool, chissà che mi chiedete martedì. Loro sono stati più bravi di noi, siamo mancati nella continuità in queste partite. Non c’è tempo di fare certi discorsi, dobbiamo vincere questa partita con determinazione e cattiveria mandando in campo i giocatori che possono vincerla. Poi penseremo al Liverpool.

Silva e Peres?

Potrebbero giocare tutti e due o uno dei due. Sono pronti, Silva ha fatto una partita intelligente, ha cercato di fare il suo e vuol dire che è affidabile. Peres è in crescita.

Le parole di Ferdinand e Keane danno stimolo?

Io non so Keane che lavoro fa, non devo rispondergli. Le risposte è giusto darle sul campo. Ricordiamoci dove siamo arrivati, il livello si alza, poi Salah ha fatto la differenza. Speriamo che al ritorno ci sia uno dei miei che faccia la differenza.

Come mai le difficoltà in campionato mentre in Champions siete in semifinale?

Non è un paradosso. Lo dimostra anche il Napoli, che invece ha fatto fatica in Champions. La Juve è la più abituata a competere su tanti fronti. E’ innegabile che potevamo fare meglio in campionato, stiamo facendo qualcosa di straordinario in Champions che ancora deve finire. Magari ci sarà qualcos altro da scrivere, aspetteremo la fine del campionato per trarre le conclusioni per quella che è stata l’annata della Roma.