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Delvecchio: “Domani non credo alla rimonta della Roma. Il ko con la Fiorentina non mi sorprende”

L'ex attaccante giallorosso: "La squadra di Di Francesco avrebbe dovuto tenere più aperto il passaggio del turno, hanno sprecato troppe occasioni. Non penso sia colpa dell'arbitro"

Redazione

Domani sera la Roma proverà a fare l'impresa del secolo contro il Barcellona, partendo dall'1-4 del Camp Nou. Le speranze dei giallorossi sono davvero ridotte al lumicino, ma la carica dello Stadio Olimpico potrà regalare qualche chance in più alla squadra di Di Francesco. Per parlare del match è intervenuto a RMC Sport l'ex Marco Delvecchio, ecco le sue parole:

Domani tocca alla Roma: difficile pensare a una rimonta con il Barcellona?

Sì, non ci credo per niente perché conosco il Barça. Hanno i giocatori per poter chiudere subito la qualificazione. I giallorossi avrebbero potuto e dovuto tenere più aperto il passaggio in semifinale, hanno avuto diverse occasioni che però hanno sprecato. Certo, se dovesse arrivare la sorpresa, sarei felicissimo.

C’è da recriminare sull’arbitro o in effetti la differenza tecnica è troppo evidente?

È da qualche anno che il calcio spagnolo dimostra di essere molto superiore a quello italiano. Non credo ci siano troppe colpe degli arbitri. Penso piuttosto sia contato di più il divario tra le due squadre.

E poi è arrivato il ko in casa contro la Fiorentina: la squadra ha perso fiducia o c’è altro?

Questo scivolone lo avevo previsto. Contro il Barcellona hanno sprecato molte energie fisiche e psicologiche. Non è stata una brutta partita. La Fiorentina è stata brava a capitalizzare le occasioni create.

Veniamo alla corsa scudetto: il Napoli può ancora farcela?

Secondo me no. Lo vedevo già in difficoltà quando era in testa, figuriamoci adesso che corre dietro ai bianconeri. La Juve difficilmente regalerà punti.

Si è giustamente parlato molto della rovesciata di Ronaldo: crede in definitiva che il portoghese sia più forte di Messi?

Non saprei, sono due fenomeni che incidono allo stesso modo nelle proprie squadre. Hanno caratteristiche diverse. Non ho una preferenza.