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De Sanctis: “A Roma ci vuole più equilibrio, costruiamo un ambiente favorevole per vincere” – AUDIO

Le parole del portiere giallorosso al termine del match vinto contro il Carpi

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma sul Carpi per 5 a 1 , è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il portiere giallorosso, Morgan De Sanctis.

DE SANCTIS IN MIXED ZONE

Morgan, una vittoria che rialza il morale?

Si soprattutto la classifica, ci tenevamo. La battuta d’arresto a Genova ci aveva lasciati con l’amaro in bocca soprattutto per il tipo di prestazione che avevamo fatto, ci tenevamo a riprendere subito il cammino con i tre punti, anche con una prestazione che ci desse delle certezze, così è avvenuto fatta salva per una situazione di pericolo dove peraltro è stato molto bravo Borriello a crearsi la condizione per poter segnare, però passato quel pericolo la squadra è stata assolutamente padrona del campo, è stata brava a segnare più volte in maniera brillante. Piccola disattenzione sul 3-0 , da evitare. Poi il resto della partita è stato positivo, siamo rimasti padroni del campo, qualche leggerezza solamente alla fine ma il risultato è assolutamente meritato , importante, bella prestazione peccato per gli infortuni, speriamo non sia nulla di grave per nessuno dei tre e guardiamo con fiducia alla prestazione che dovremo fare a Borisov.

Ti è dispiaciuto per i fischi?

Assolutamente no, io capisco perché sono da tre anni a Roma e vengo da un’altra piazza dove la passionalità e le pressioni sono alte, e quindi mi rendo conto benissimo che quando ci sono situazioni non favorevoli soprattutto dal punto di vista dei risultati non ci si può aspettare di essere applauditi incondizionatamente. Però a questo punto della stagione è giusto e doveroso, da parte di un giocatore come me, più esperto e magari più capace di fare certi tipi di ragionamenti, di fare un appello ai tifosi di stare vicini inequivocabilmente alla squadra. Noi abbiamo bisogno di essere appoggiati e tutti i tifosi e l’ambiente devono essere consapevoli che questa squadra , lo staff tecnico e medico, la società stanno facendo di tutto per vincere le partite e vincere qualcosa alla fine del campionato. Ci aspettiamo quindi che la passione sia riversata incondizionatamente con affetto , entusiasmo, stima perché in queste condizioni il nostro lavoro sarà sicuramente più incisivo.

Ti riferisci anche alla Curva semivuota?

Il discorso della Curva Sud lo affronto senza alcun tipo di timore, nel senso che secondo me magari ci vorrà del tempo come già del tempo stiamo investendo . Purtroppo è dall’inizio della stagione che non abbiamo una Curva Sud che ci spinge come eravamo abituati a vedere , il discorso è semplice: bisogna avere rispetto per le istituzioni e per i tifosi. Ci vorrà una settimana, due, tre e nel rispetto delle regole sono convinto possano convivere passione e regole istituzionali e che la Sud possa tornare a sostenere e incitare la Roma come storicamente ha sempre fatto per portarci in alto. Credo sia solo questione di tempi e di passaggi succederà perché volontà di tutti comprese istituzioni e tifosi sia quella di tornare allo stadio a tifare come sempre.

Come mai quell’esultanza particolare dopo il rigore parato e respinto?

Chi era allo stadio ha capito e percepito. Anche quando facevo il discorso delle ultime due partite , è evidente che abbiamo subito delle critiche e io più di altri ma quando faccio il discorso di essere vicini è perché se arrivano su di me a trentotto anni va bene, ma se vogliamo costruire cose vincenti abbiamo bisogno di sostegno dell’ambiente. Non vogliamo levare diritti di critica a nessuno ma se invece di rimbrottare sempre si dà una pacca sulla spalla verrà qualcosa di interessante per la Roma non solo qust’anno ma anche in futuro, trasformiamo questo ambiente in qualcosa di vincente. Perché dare vantaggi ad avversari forti che storicamente hanno avuto ambienti favorevoli. Alcuni miei compagni lo vedi da te se subiscono critiche ogni domenica, non è facile, se vieni fischiato sempre non lavori allo stesso modo. Non si può passare dal Barcellona che siamo tutti fenomeni al Carpi che non puoi toccare una palla… il disequilibrio non porta a grandi risultati. Voi state a Roma da più tempo di me e anche voi dovreste sforzarvi a creare un ambiente più favorevole per vincere…vin-ce-re!

DE SANCTIS A MEDIASET

Fischi all’ingresso in campo, poi ti sei ripreso…

Una settimana nella quale diciamo che non sono stato messo nelle condizioni ideali per far quello che di solito faccio: parare, allenarmi. Però il calcio è così: sopratutto in posti come Roma e Napoli, ormai sono 7 anni che lavoro in questi posti. Bisogna accettare che i tifosi vogliono tanto, e hanno ragione, lo pretendono. Ma i tifosi e l’ambiente devono capire che soltanto attraverso l’equilibrio nei giudizi e nella passione, può migliorare questo ambiente, e trasformarlo in un ambiente che non è stato mai vincente. Noi giocatori, staff e società ci stiamo sforzando di farlo, vorrei che tutti capissero che questi sforzi devono essere accompagnati dall’entusiasmo della gente.

Corsa allo Scudetto?

Il primo vero bilancio è opportuno farlo alla fine del girone di andata, prima soprattutto all’inizio ci sono cambi repentini di risultati. Quindi aspettiamo la fine del girone di andata, certo è che il jolly nel mazzo ce ne hai tanti. Quando vanno via devi stare attento a non sprecarli più.

DE SANCTIS A SKY

Ci avete messo qualcosa in più per dimostrare che non era meritata la prima sconfitta stagionale a Genova?

L'ha dimostrato il campo. Abbiamo fatto un'ottima prestazione contro la Samp che però è stata brava ad approfittare le sue occasioni. Oggi dovevamo vincere e ci siamo riusciti. L'unica ingenuità è stata sullo 0-0 dove loro potevano metterci in difficoltà. Poi però noi ne abbiamo fatti 3. E tutto ha funzionato perfettamente.

Bella parata su Borriello nel primo tempo e poi su rigore. Alla fine chiamavi l'applauso del pubblico.

Nessuno è insensibile al fatto di voler vincere le partite, e non solo, ma i tifosi e chi ci ruota attorno deve capire che attraverso la fiducia che ci danno costantemente noi possiamo dare ancora di più. Io più di altri somatizzo le critiche, ma se tutta questa pressione va a finire sulle gambe e sulla testa di giocatori giovani, perdi il potenziale della squadra. E non possiamo permettercelo perchè abbiamo un traguardo finale che vogliamo festeggiare insieme.

DE SANCTIS A ROMA TV

Serata cominciata con qualche fischio e terminata tra gli applausi. Qual è il tuo stato d'animo?

C'è la soddisfazione per aver ottenuto una vittoria importante che avevamo l'obbligo di sviluppare anche in una maniera convincente, cosa che è successa fatto salvo una piccola distrazione a inizio partita dove loro potevano passare in vantaggio. Noi tutte le volte che siamo andati in vantaggio abbiamo vinto le partite, questo è un aspetto tecnico e psicologico da tenere in considerazione. Abbiamo ottenuto i tre punti, però è evidente che abbiamo bisogno di essere sostenuti. E' un messaggio che lancio inequivocabilmente a tutto l'ambiente giallorosso che vuole vincere, ma deve essere assolutamente consapevole che a voler vincere sono anche i giocatori, l'allenatore, la società, i fisioterapisti, tutti quanti. Se sentiamo affetto, sentiamo appoggio, entusiasmo e amore questa cosa ci verrà, oltre a essere naturale, più forte, ci verrà più voglia di ottenere risultati che tutti insieme andremo a festeggiare. E' importante non si può continuare ad avere un disequilibrio che è figlio di queste piazze particolari, ma che è anche figlio di ambienti che non sono abituati a vincere e non riescono a vincere e a prevalere sugli avversari. Perchè dobbiamo dare a squadre forti anche il vantaggio di non essere uniti come ambiente? Uniamoci insieme tutti per la Roma. Poi eventualmente a fine stagione si potranno fare dei bilanci, non si può cambiare così repentinamente il parere da una settimana all'altra. Questi disequilibri creano e indeboliscono la squadra.

Al 92esimo ti è venuto ad abbracciare Szczesny, segni di una squadra unita. 

I calciatori, il gruppo e chi lavora nella Roma hanno il desiderio e l'ambizione di fare il massimo e onorare questa maglia e portarla il più in alto possibile. Tutti quanti devono aiutare questa squadra a sentirsi amata, a sentirsi appoggiata. E' un peccato che la Curva Sud non possa sostenere la squadra in questo momento, ma io sono assolutamente consapevole e convinto che nel rispetto delle regole e delle posizioni che le istituzioni hanno preso e che i tifosi devono rispettare, lo stesso potranno fare i tifosi di fronte alle istituzioni. I tifosi della Curva Sud per la passione che genera può convivere con delle regole. Se questo sarà fatto rapidamente di nuovo porterà l'appoggio che desideriamo avere. 

Vi avevano già tolto dalla corsa scudetto. 

Si. Io parlo sempre di un primo bilancio alla fine del girone di andata, perchè dopo sei partite i cambi sono repentini. Se pareggi due partite magari un'altra squadra le vince, ti scavalca. E' troppo presto per decretare le candidate allo scudetto. Bisogna aspettare, essere pazienti, sereni ed essere vicini a questa squadra, appoggiarla incondizionatamente perchè ce lo meritiamo. Facciamo di tutto per ottenere i risultati e abbiamo bisogno dell'appoggio dei tifosi, non di essere ripresi anche per cose strumentalizzate. Stateci vicini, credete in noi e vedrete che ci toglieremo delle soddisfazioni. Questa pressione psicologica non tutti sono in grado di sostenerla. Se succede a me non c'è problema, io sono stato contento di essere attaccato nelle ultime due pressione, anzichè a un giovane meno preparato a questo. 

E' stata più difficile la parata a Borriello o la doppia prodezza sul calcio di rigore?

E' stata più importante la prima, perchè in questa situazione andare sotto di un gol non ci avrebbe favorito dal punto di vista psicologico. Il rigore è una soddisfazione, mi fa piacere essere tornato a parare dopo tanto.