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De Rossi, contro il Genoa sono 386 in maglia giallorossa: raggiunto Losi

"Capitan Futuro" sale al secondo posto nella classifica dei calciatori con più presenze nella Roma. Una soddisfazione che giunge nell'annata forse più sfortunata per il centrocampista di Ostia, tra esclusioni e infortuni muscolari

Valerio Valeri

Daniele De Rossi con la presenza di oggi contro il Genoa raggiunge un mito della storia romanista, ovvero Giacomo Losi, con 386 partite ufficiali disputate in maglia giallorossa.

INIZIO OK, POI GLI ADDUTTORI Il numero 16 quest’anno ha vissuto però una stagione molto più che travagliata, tra infortuni e panchine per scelta tecnica. Dopo 9 match consecutivi a inizio campionato, ha dovuto fermarsi prima per la squalifica che lo ha tenuto fuori in occasione dell’incontro casalingo contro l’Udinese, poi per la panchina contro l’Inter (la seconda sconfitta della gestione Garcia) e infine è incappato nel primo problema fisico stagionale, agli adduttori. Due gare out incluso il derby vinto 2-0, con ritorno il 29 novembre in occasione dell’umiliante k.o. casalingo contro l’Atalanta, a causa dei gol di Gomez e Denis.

ARRIVANO SPALLETTI E L'INFORTUNIO AL POLPACCIO In quell’occasione è iniziata ufficialmente la crisi nera della squadra e la contestazione dei tifosi, con le prime voci insistenti di esonero per l’allenatore francese. Daniele gioca altre 4 gare da titolare, la Roma ne vince solo una contro il Genoa all’Olimpico il 20 dicembre, quella dell’abbraccio di Florenzi a Garcia dopo il gol. Contro il Chievo (3-3), ancora panchina per “Capitan Futuro”, titolare nell’1-1 contro il Milan nel turno successivo. Spalletti è dietro l’angolo, la società manda via Rudi Garcia e chiama il toscano per tentare di salvare il salvabile e riacciuffare un posto in Europa. Il centrocampista di Ostia torna titolare per un mese, ma a Reggio Emilia contro il Sassuolo rimedia un nuovo infortunio, stavolta al polpaccio, che lo tiene ai box per un mese, 5 gare totali.

"MURO" KEITA Tra le panchine di Udine e del derby (nemmeno un minuto quest’anno contro la Lazio per il romano), un solo minuto in campo nel pareggio casalingo contro l’Inter di Mancini. Infine, due partite da titolare – Bologna e Atalanta, entrambe pareggiate dai giallorossi – e ancora due panchine contro Torino e Napoli.

Non solo i malanni fisici, ma anche le ottime prestazioni di Seydou Keita: per questo l’annata di Daniele non è andata esattamente come avrebbe sperato.