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Da Gonalons a Schick, i dubbi di DiFra per la formazione anti-Liverpool

Contro il Liverpool serve ripetere l’impresa vista col Barcellona: le assenze di Strootman e Perotti fanno riflettere il tecnico

Marco Prestisimone

Il nastro si riavvolge e torna al 10 aprile. La Roma è costretta a recuperare tre gol ai mostri del Barcellona: Dzeko, De Rossi e Manolas rendono piccolissimi per una notte Messi, Iniesta e Suarez ed entrano di diritto nella storia del calcio.

Ventidue giorni dopo è un déjà vu: il 5-2 di Anfield obbliga Nainggolan e compagni a risalire l’Everest dei tre gol di svantaggio in un Olimpico-bolgia: “Chi non ci crede, resti a casa”, ha detto più volte Di Francesco, spronando calciatori e tifosi a ripetere la ‘Romantada’.

Contro il Liverpool mancherà Strootman, fondamentale nello scacchiere giallorosso per offrire aggressività in mezzo al campo. L’olandese ha giocato 90’ in tutte le gare europee in casa, dove la Roma deve ancora subire il primo gol. Senza di lui e Diego Perotti, Di Francesco prepara le mosse per sorprendere Klopp come fatto con Valverde.

DIFESA A QUATTRO“I moduli sono dinamici, con la difesa a tre i primi 20’ a Liverpool abbiamo fatto bene, questo vuol dire che eravamo messi bene in campo”, ha detto Di Francesco subito dopo l’andata. Il duello Salah-Jesus, però, con Kolarov troppo lontano, ha penalizzato la Roma. Con il passaggio alla difesa a quattro le cose sono cambiate e difficilmente stasera in campo ci saranno Fazio-Manolas-Jesus. Con i due terzini bassi, si eviterà l’uno contro uno che tanto ha fatto male: il greco e l’argentino si occuperanno del falso nueveFirmino, a Kolarov il compito di arginare Salah, con Florenzi che invece dovrà porre un limite all’esplosività del recuperato Mané.

UNO IN PIÙ? – Con la difesa a quattro, la Roma può aggiungere un centrocampista ai due che invece hanno iniziato la partita ad Anfield. Con l’assenza di Strootman, il sostituto automatico è Pellegrini, in crescita nelle ultime di campionato. L’ex Sassuolo, insieme a Nainggolan, è la migliore delle mezzali in fase di inserimento ma è meno bravo in fase difensiva. Per questo Di Francesco potrebbe scegliere di riesumare in un big match Gonalons così come fatto con Schick contro il Barcellona: il francese può giocare nei tre e vestire i panni di equilibratore che in genere indossa Strootman, ma anche permettere il passaggio al 4-2-3-1 che altre volte la Roma ha provato in stagione. In questo caso a rimanere fuori sarebbe ancora Pellegrini, con Nainggolan dietro Dzeko ed El Shaarawy e Schick esterni. Altra ipotesi, remota, quella di Florenzi nel ruolo di mezzala con Peres terzino.

All’andata, però, la Roma ha sofferto la verticalità del Liverpool, il cui primo pensiero appena recuperato il pallone è quello di buttarsi negli spazi: Milner e Oxlade-Chamberlain (che non ci sarà per la rottura del crociato) sono bravissimi a farlo, ma lo stesso Wijnaldum all’andata ha offerto il proprio supporto alle tre punte. Per questi motivi il 4-3-3 sembra essere la soluzione migliore, con un uomo in più in mezzo al campo. Con o senza Gonalons.

ATTACCO SCHICK – La partita contro il Chievo ha dato la risposta definitiva: contro il Liverpool verrà confermato Patrik Schick, con Under che scala in panchina dopo la delusione di Anfield. Più fisicità e più abitudine al gol: Di Francesco punterà sull’ex Samp proprio come fatto contro il Barcellona nei quarti per dare un uomo a Dzeko col quale duettare contro la difesa Reds.

Il dubbio riguarda il terzo uomo del reparto offensivo: se Gonalons dovesse rimanere fuori, ci sarebbe Nainggolan nei tre in mezzo al campo e si libererebbe un posto per El Shaarawy, replicando la formazione vista sabato contro la squadra di Maran. L’alternativa col francese in campo è un ibrido tra il 4-3-3 e il 3-4-1-2, con Nainggolan che si piazzerebbe alle spalle di Dzeko e Schick.

LA PROBABILE FORMAZIONE

Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini, De Rossi, Nainggolan; Schick, Dzeko, El Shaarawy.