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Chiude il calciomercato: Ljajic all’Inter, Ibarbo verso il Watford. Il Torino rifiuta anche l’ultima offerta per Bruno Peres

Il serbo vestirà la maglia nerazzurra: prestito da 1,75 milioni di euro con riscatto fissato a 11. Ufficiale Paredes all'Empoli, Juan Jesus resta all'Inter. Pallotta torna su Roma-Juve: "Orgoglioso di aver visto la squadra giocare così bene per...

Melania Giovannetti

Ore 23 del 31 agosto: la sessione estiva di questo calciomercato è ufficialmente terminata. In casa Roma i colpi messi a segno in questi due mesi abbondanti sono stati tanti, soprattutto importanti. È arrivato Dzeko, il centravanti tanto agognato da tutta la piazza giallorossa. Salah e Iago Falque hanno completato il reparto d’attacco mettendo d’accordo quasi tutti. Szczesny dopo solo due partite sta dimostrando di essere all’altezza della situazione. Che dire di Digne? La Roma ha finalmente un terzino sinistro. Senza dimenticare i rinforzi come Rudiger, Vainqueur, Emerson Palmieri e Gyomber. Il re del calciomercato, così è stato chiamato Walter Sabatini nel corso di queste ultime giornate frenetiche. Giornate in cui il direttore sportivo ha avuto a che fare con una bella gatta da pelare: sfoltire l’ingombrante reparto attaccanti.

ESUBERI IN ATTACCO – I nomi indiziati erano quattro: Gervinho, Iturbe, Ibarbo e Ljajic. In seguito alla trattativa sfumata con l’Al Jazira, pochi hanno mostrato interesse per l’ivoriano. Su Iturbe, invece, la Roma ha deciso di fare dietrofront: l’accordo con il Genoa era già stato trovato, ma i ripensamenti last minute di Sabatini hanno definitivamente congelato l’operazione. I rossoblù hanno tentato l’assalto all’argentino anche in quest’ultima giornata, ma da Trigoria è arrivato un nuovo ‘no’. Alla fine a rimaner fuori dal gruppo sono in due: Adem Ljajic e Victor Ibarbo.

LJAJIC ALL’INTER – In tanti avevano messo gli occhi sul serbo, soprattutto in Premier League. Il West Ham ha provato ad affondare il colpo fino a questa mattina, sentendosi nuovamente sbattere la porta in faccia dal giocatore. Solo dopo si è scoperto il perché: Ljajic voleva solo l’Inter. I nerazzurri hanno virato sull’ormai ex giallorosso in seguito alla trattativa sfumata con la Sampdoria per Eder. Il serbo approda a Milano tramite la formula del prestito (1,75 milioni di euro) con diritto di riscatto fissato ad 11.

IBARBO AL WATFORD – Mentre in Italia il mercato si è chiuso da pochissimo, in Inghilterra proseguirà fino alle 18 di domani. Notizia che interessa anche la Roma, vicina a chiudere con il Watford l’operazione Ibarbo. Il colombiano sembrava destinato a restare in Italia (Sampdoria e Frosinone in pole), poi a sorpresa è spuntato il club inglese, deciso ad affondare il colpo per portare a casa l’ex Cagliari (società proprietaria del cartellino da cui è arrivato l’ok). La trattativa è ormai in dirittura d’arrivo, ma si avrà tutto il tempo di chiuderla domani.

PAREDES ALL’EMPOLI, BRUNO PERES RESTA A TORINO – Mentre la Roma ufficializza l’acquisto di Vainqueur, dalla Toscana arriva la notizia che era nell’aria da diversi giorni: Leandro Paredes è un nuovo giocatore dell’Empoli, dove approda in prestito. Un colpo da fine mercato per i toscani, quello che invece non è arrivato a Trigoria per la fascia destra: Bruno Peres resta al Torino. Il club granata ha rifiutato anche l’ultima offerta della Roma per il terzino brasiliano (2 milioni per il prestito, 8 per il riscatto) giustificandosi a questo modo: i giocatori importanti non si vendono nell’ultimo giorno di mercato. Così come non è andata in porto l’operazione Juan Jesus: il centrale dell’Inter, accostato negli ultimi giorni ai colori giallorossi, ha rifiutato il trasferimento in prestito.

LE ALTRE PARTENZE Tanti gli arrivi, altrettante le partenze. Oltre ai già citati Ljajic, Ibarbo e Paredes, questa è stata l’estate in cui la Roma ha venduto al Milan Romagnoli e Bertolacci per 45 milioni di euro. Cessioni che hanno fatto storcere il naso a qualcuno, ma che sicuramente hanno portato nelle casse di Trigoria gli introiti necessari ad investire pesantemente sul mercato come fatto in questi mesi. Un mercato che ha visto lasciare Trigoria diversi personaggi: dai tanto criticati Destro e Doumbia all’eroe del derby Yanga-Mbiwa. Holebas, Skorupski, Viviani, Verde e Sanabria gli altri nomi, chi in prestito chi in via definitiva. Il dado ormai è tratto, per il resto se ne riparlerà a gennaio.

ROMA-JUVE CONTINUA. PALLOTTA: “SONO ORGOGLIOSO”– Nonostante fosse l’ultimo giorno di mercato e la testa fosse altrove, la vittoria della Roma per 2-1 sulla Juventus non poteva certamente passare inosservata. “Sono orgoglioso di aver visto la squadra giocare così bene per 90 minuti, sempre all’attacco” sono le parole di un entusiasta James Pallotta, intervenuto ai microfoni di Roma Radio per commentare il match. “Non riuscivo a stare fermo, ero molto nervoso – prosegue il presidente giallorosso  È stato bellissimo vedere la Roma giocare da squadra: sapevo che ne eravamo capaci con i giocatori che abbiamo”. Toni trionfanti non solo da parte del numero uno di Trigoria, ma anche dai quotidiani europei: “La Roma stordisce la Juventus” scrivono in Francia, mentre in Inghilterra ne sono convinti: “I giallorossi possono lottare per il titolo”. Una vittoria ottenuta anche grazie a quel centravanti che la Roma cercava da tempo: “E’ tutto bellissimo – afferma l’agente di Dzeko ai microfoni di ForzaRoma.info bello il gol, bello il risultato, e meravigliosa la gioia dei tifosi. Siamo felici che la Roma abbia avuto l’attaccante che tanto aspettava!”. Il bosniaco non ha riempito di gioia soltanto i tifosi giallorossi ed il suo agente, ma anche la comunità bosniaca in Italia: “Siamo orgogliosi di Dzeko e Pjanic” sono le parole della dottoressa Vesena Planicic, attualmente Incaricato d’Affari presso l’Ambasciata della Bosnia ed Erzegovina.

DIGNE DERIDE PEREYRA RICORDANDO TOTTI Nel frattempo sui social network corre veloce lo sfottò nei confronti degli storici nemici bianconeri, non solo per la vittoria sul campo ma soprattutto grazie a Lucas Digne: il nuovo terzino giallorosso deride l’avversario Pereyra indicandogli prima il tabellone dello Stadio Olimpico e poi facendo un gesto con due dita per sottolineare i due gol messi a segno dalla Roma. I più attenti non hanno potuto far altro che paragonare il gesto del francese con il famoso sfottò di Totti, quello del 4-0 e tutti a casa. Storie che si ripetono, anche ad 11 anni di distanza.