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Boniek: “Liverpool avversario duro, ma all’Olimpico la Roma può vincere 4-1”

Parla l'ex giallorosso: "I Reds sono rapidi e intensi, siamo caduti nella trappola, ma adesso non bisogna piangersi addosso: se hai fatto 2 gol in 10 minuti ad Anfield, ne puoi benissimo fare 4 in 90"

Redazione

A tre giorni dalla semifinale di ritorno di Champions League contro il Liverpool, l'ex calciatore della Roma Zibi Boniek è intervenuto ai microfoni di Teleradiostereo. Ecco le sue dichiarazioni:

La Roma ha 4 punti di vantaggio sull’Inter ma la Juventus ha avuto dei vantaggi.

Non ho visto la partita della Juventus, solo gli ultimi 5 minuti perché incuriosito dal risultato. La Juventus ha fatto due gol regolari derivanti da due errori della difesa dell’Inter e coincidono col cambio di Icardi. È come se la Juventus avesse avuto una carica maggiore da quel momento, ha iniziato a spingere e ha fatto due gol.

Al posto di Di Francesco, che cosa penseresti in vista del Liverpool?

Le squadre forti devono pensare partita per partita, i grandi club si distinguono per questo: stare sempre concentrati sulla partita che bisogna affrontare. Col Chievo sapevi che la vittoria ti avrebbe avvicinato alla Champions League, e ora pensi alla semifinale. Dieci minuti prima del sorteggio ho analizzato tutte e tre le avversarie della Roma, e la squadra meno adatta alla Roma è proprio il Liverpool, perché sono rapidi e intensi e siamo caduti nella trappola. La Roma avrebbe avuto più chance col Bayern, recuperare tre gol in casa è difficile. Loro non hanno Messi ma hanno grandissima velocità d’esecuzione. Adesso non bisogna piangersi addosso, si può recuperare il risultato. Se hai fatto 2 gol in 10 minuti ad Anfield, ne puoi benissimo fare 4 in 90. Lo stadio sarà pieno e ci sarà lo stesso calore della sfida contro il Barcellona. Sono preoccupato per i tifosi, se vengono gli stessi di Barcellona non so se gli reggerà la pompa (ride, ndr).

Il tuo pronostico?

4-1. Giovedì torno dalla Polonia, guarderò la partita in tv. Se succede, voglio la replica (ride, ndr). Anche se perdi in finale, arrivi vicino alla coppa, puoi toccarla.