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Alisson: “Taffarel e Buffon i miei idoli” – VIDEO

Il portiere giallorosso ha risposto alle domande dei tifosi sui canali social del club

Redazione

Il portiere giallorosso Alisson, ieri in campo nel match di Coppa Italia contro la Sampdoria, ha risposto alle domande dei tifosi giallorossi sui canali social della società.

Da piccolo facevi il portiere?

Ho sempre fatto il portiere, solo in un allenamento a 8 anni ho giocato a centrocampo. Mi è sempre piaciuto stare in porta, all'inizio era un gioco poi è diventata una professione.

In allenamento ti capita di giocare fuori dai pali?

Si, quando sono in vacanza gioco in attacco, cerco di fare qualche gol.

Su Instagram posti sempre una tazza, che cos'è?

È un infuso, una specie di thé alle erbe. È una bevanda che si beve nel sud del Brasile, anche in Argentina.

Chi era il tuo idolo calcistico da bambino?

Quello che ha fatto la differenza nella mia vita è Taffarel che oggi è il mio allenatore nella nazionale, e Buffon che è uno dei portieri più grandi della storia.

Giocatori che ti piacevano fuori dal tuo ruolo?

Ronaldinho, Ronaldo.. Ho sempre guardato di più i portieri per imparare qualche cosa in più. Anche lui ha fatto la mia stessa strada: uscire dall'Internacional e venire in Italia a fare un lavoro diverso.

Qual è il tuo piatto preferito italiano e quello brasiliano?

La carbonara, cacio e pepe, e carbonara (ride, ndr). Ma non la posso mangiare tutti i giorni altrimenti divento grasso. Non so cucinare la carbonara, la facciamo anche in Brasile con gli stessi ingredienti.

Se non avessi fatto il calciatore, cosa avresti fatto?

Ho sempre pensato di fare il calciatore, ma mi sarebbe piaciuto fare il poliziotto. Il modello? Magari.. (ride, ndr)

Il tuo film preferito?

Mi piacciono di più le serie tv, poi i film d'azione americani.

Quali sono le tue serie tv preferite?

Prison break, mi guardavo cinque episodi al giorno. Poi Narcos, Gotham..

Come ci si sente quando si para un tiro?

È bello. Durante la partita non ci pensi tanto, ma diventi più concentrato. L'importante è la prima palla della partita, se la prendi poi va bene tutta la partita.

Se ti capita di prendere un gol negli ultimi minuti, è un dispiacere grande o non ci pensi?

È sempre un dispiacere per il portiere prendere gol, anche se vinci 6 a 1, perché si può pensare che il portiere o il difensore abbia fatto male. Ma il calcio è così, conta solo vincere. Lavoriamo tanto per essere concentrati e per intervenire su una palla su novanta minuti.

Come è nata l'amicizia con Jesus?

È un mio amico da nove anni, eravamo insieme all'Internacional e ci siamo conosciuti lì. Poi lui è andato all'Inter, ci sentivamo un po' su internet e poi ci siamo avvicinati quando sono arrivato in Italia. Ceniamo spesso insieme con le nostre mogli.

Da quanto tempo suoni la chitarra?

La musica è la mia seconda passione, arrivo a casa e dopo il bacio a mia moglie suono la chitarra. È un recupero per la mia testa, mi rilassa.

Il tua musica preferita?

Mi piace un genere brasiliano che si balla.

Con chi ti trovi meglio al lavoro?

Con i brasiliani, ma con tutti i ragazzi. Mi hanno accolto molto bene, sono dei ragazzi bravissimi.

Hai animali a casa?

Avevo un cane che non ho portato in Italia.

Chi tira più forte in allenamento?

Nainggolan e Dzeko. Anche Paredes che tira forte da lontano.

Come hai fatto a imparare l'italiano così velocemente?

Ho fatto sei lezioni in Brasile, poi quando sono venuto qui ho iniziato a vedere film in italiano. Jesus mi aiuta e mi riprende quando sbaglio delle parole.