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Witsel, Ansaldi e Garay: c’è tanto Zenit nel mercato della Roma


Axel Witsel durante il match tra Benfica e Zenit in Champions League a Lisbona il 16 febbraio 2016 (Foto Getty Images)

Il tecnico giallorosso ha messo nella lista tre giocatori che hanno vestito o vestono ancora la maglia della squadra di San Pietroburgo

Maurizio Marchese

Lo Zenit in astronomia è il punto immaginario che sta esattamente sopra la testa dell’osservatore, e quindi l’intersezione tra orizzonte ed emisfero celeste. Lo Zenit nel calcio è un’altra cosa: è la squadra di San Pietroburgo, una delle più ricche al mondo, l’unica che ha avuto Spalletti in panchina oltre alla Roma negli ultimi 10 anni. E proprio per questo potrebbe diventare il punto di intersezione del mercato giallorosso. Il tecnico giallorosso, infatti, ha messo nella lista tre giocatori che hanno vestito o vestono ancora la maglia dello Zenit: Christian Ansaldi, Axel Witsel e Ezequiel Garay. I primi due non sono certo una novità di mercato e sono stati accostati con frequenza negli ultimi giorni alla Roma.

ANSALDI - Il primo, terzino sinistro argentino (ma con passaporto italiano) del Genoa ma di proprietà del club russo che l’ha mandato in Italia in prestito per 12 mesi, ha 29 anni e ha dimostrato in questa stagione di poter fare la differenza in serie A dopo aver deluso sia in Russia sia in Spagna. Sabatini lo segue dai tempi del Rubin mentre Spalletti lo ha avuto nel suo ultimo anno allo Zenit: 10 presenze tra campionato e Champions e una stima reciproca. Quest’anno con Gasperini l’exploit: 22 gare, qualche infortunio e 4 assist. Lo Zenit ha stabilito il prezzo: 8 milioni. La metà di quanto costerebbe riscattare Digne e di quanto il club russo vuole per Criscito, altro giocatore che Spalletti porterebbe volentieri a Roma.

WITSEL - Costa almeno 10 milioni in più invece Witsel che potrebbe sostituire Nainggolan o Pjanic. Il belga fu richiesto proprio da Spalletti ai tempi dello Zenit e col tecnico italiano ha fatto vedere il meglio di sé: 73 partite e 9 gol. Poi un lento declino, il contratto in scadenza il 31 dicembre 2017 e una gran voglia di lasciare la Russia. Dopo l’Europeo, che giocherà da protagonista con il Belgio, dovrebbe essere accontentato. Ma Witsel piace anche a Sabatini che provò a portarlo alla Roma già nella sua prima estate da direttore sportivo giallorosso. Allora Witsel era nello StandardLiegi. Ma aspettando il “closing” per il definitivo passaggio di proprietà alla cordata guidata da Pallotta, la Roma perse l’occasione. Witsel finì al Benfica e Sabatini ripiegò (si fa per dire) su Pjanic.

GARAY - Chi non ha mai giocato con Spalletti ma fu richiesto già ai tempi di Luciano in Russia è Ezequiel Garay, altro pallino di Sabatini ai tempi del Benfica. Il difensore centrale dell’Argentina e dello Zenit ha il passaporto spagnolo e quindi potrebbe arrivare senza problemi. Anche lui, come Witsel, ha voglia di cambiare aria dopo due stagioni nel freddo di San Pietroburgo e soprattutto col probabile esonero di VillasBoas sulla panchina dello Zenit. Arrivato per 15 milioni, oggi ne vale almeno 5 in più ed è assistito da un osso duro come Jorge Mendes ma Sabatini vuole provarci comunque per garantire a Spalletti un innesto di grinta e qualità in un reparto ancora non certo della presenza di Manolas e Ruediger per il futuro.