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Lampi di classe e sinistro al veleno: Patrik Schick, il ceco che ha stregato Monchi

L'attaccante ceco arriva a Trigoria con un anno di ritardo dopo un'asta con Inter, Napoli, Juventus, Psg e Monaco

Luca Benincasa Stagni

Sembrava della Juventus e invece è un nuovo giocatore della Roma. Patrik Schick arriva a Trigoria con un anno di ritardo dopo che Sabatini nella scorsa estate non aveva voluto spendere 4 milioni per portare il ceco in giallorosso. L'attaccante ex Sampdoria arriva nella capitale al decuplo del prezzo che Pallotta avrebbe potuto spendere appena 12 mesi fa.

SINISTRO LETALE E CLASSE SOPRAFFINA

Vice Dzeko o esterno titolare? Questa è la domanda che rimbalza nei bar e sui social tra i tifosi romanisti fin dal primo giorno in cui Monchi si è lanciato nell'asta selvaggia che si è creata sul calciatore. Il suo curriculum, però, può far tranquillizzare i supporter giallorossi. Schick sa giocare in tre ruoli: centravanti, seconda punta - dove è esploso in blucerchiato - ed esterno destro (dove può accentrarsi e calciare col suo piede preferito). Ed è proprio in quest'ultima posizione che Di Francesco dovrebbe utilizzarlo nella sua Roma. Le caratteristiche, del resto, sono quelle giuste. E' vero, Schick è alto 1,87, ma è anche dotato di un'ottima progressione palla al piede. La sua abilità migliore è il dribbling secco per rientrare sul suo velenosissimo sinistro (il destro, invece, è da migliorare), che già l'anno scorso ha fatto male alle prime tre della classe. Alla Juve e alla Roma, facendo gol. Al Napoli, servendo due palle d'oro capitalizzate dai suoi compagni nell'ultima gara di campionato. Il conto totale alla fine dice 35 presenze, 13 gol e 5 assist. C'è già chi scommette che diventerà il nuovo Ibrahimovic o Van Basten. La classe c'è, la visione di gioco ed i colpi del possibile campione, pure. Non resta che vederlo all'opera con la Lupa sul petto.

TRA L'HET LIGA E L'ESPLOSIONE IN SERIE A

La carriera da professionista di Patrik Schick inizia il 3 maggio 2014, quando a 18 anni esordisce nella Het Liga, campionato di prima divisione ceca. Dopo un'altra stagione da gregario - dove però conosce il sapore dell'Europa League -, il classe 1996 si mette in luce quando dallo Sparta Praga passa all'altra squadra della capitale, i Bohemians, in prestito. Vestito di verde e bianco, Schick colleziona 27 presenze, 7 gol ed 1 assist. Da quel giorno, vari ds si accorgono di lui. Il telefono dello Sparta bolle. La Roma sembra ad un passo, ma poi va alla Sampdoria. Mai scelta fu più felice. Dopo un inizio in panchina, l'attaccante brucia le tappe e scala le gerarchie dei blucerchiati, esplodendo e diventando un titolare inamovibile nell'ultima parte di stagione, segnando in qualsiasi modo. Adesso arriva in una big: Schick ha quaranta milioni di motivi per conquistare la città eterna.