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Da Chivu a Candela passando per Mahrez: ecco la top 11 dei tormentoni di mercato della Roma – FOTO

Mirko Porcari

PAULO SOUSA E FERRARA

"Dicevo a Moggi di firmare, lo Sporting era pronto, Sensi aveva dato l’okay, c’era il rischio che si inserissero altri club. Ora ho capito perché tergiversava". A distanza di tempo è Josè Veiga, procuratore di PauloSousa, a chiarire l'affare sfumato per la Roma: mentre Sensi lo aveva mandato a Lisbona per chiudere, Luciano Moggi lavorarava sottotraccia per la Juventus. Era il 1993, qualche mese dopo il neo Dg bianconero avrebbe portato in bianconero sia il portoghese che Ciro Ferrara, altro obiettivo romanista.

BUFFON E CANNAVARO

Mentre in città continua la festa scudetto, la dirigenza si muove per il futuro: si guarda al Parma, dove Buffon e Cannavaro rappresentano il sogno di molti tifosi romanisti. Si parla di 70 miliardi per tutti e due, un affare tanto affascinante quanto complicato: il portiere sembra vicinissimo, ma la solita telefonata da Torino blocca tutto, per il difensore le resistenze degli emiliani portano Sensi a guardare altrove. Arriveranno Pellizoli e Cufrè.

DAVIDS

Estate 2002, nella capitale si rincorrono voci su un Edgar Davids intento a cercare casa vicino Trigoria. L'olandese è in rotta con la Juventus ma il braccio di ferro tra Sensi e Moggi si esaurisce in una fumata nerissima: "Davids arriva solo alle nostre condizioni", ribadisce il Presidente, pronto a mettere sul piatto 18 milioni più Lima. La risposta dello juventino non tarda ad arrivare: "Davids non andrà mai alla Roma, non vedo perché dovremmo rafforzare una diretta concorrente allo scudetto".

TREZEGUET

"Lo sento ancora. Quel ragazzo non fa che ripetermi che vuole venire alla Roma. E il presidente del Monaco, Campora, non mi ha ancora detto un "no" definitivo". Il sogno di Franco Sensi è David Trezeguet, l'estate del 1998 fa registrare il massimo gradimento per l'attaccante francese: alla fine resterà nel Principato, qualche anno più tardi andrà alla Juventus.

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