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La Questura di Roma ha chiesto all’Osservatorio nazionale sulla sicurezza delle manifestazioni sportive l’anticipo alle ore 12.30 del derby della Capitale in programma all’Olimpico il 4 dicembre. La stessa domenica è in programma il referendum costituzionale e l’obiettivo è mantenere l’afflusso e il deflusso degli spettatori in orario diurno. La stracittadina al mattino sarebbe un inedito (dal 2013 si gioca sempre di pomeriggio) e si rischia di creare un altro precedente non gradito alle tv: la Lega ha già stabilito che quel giorno si giocherà alle 12.30 Milan-Crotone. Sky e Mediaset si opporranno alla contemporaneità con la gara di San Siro. E i biglietti delle due gare sono già in vendita.
Ma non è stato riferito a nessuno. Sarebbe stato bello se, prima di fare l’ ennesimo sterile annuncio, avessero magari consultato i diretti interessati, scrive Tiziano Carmellini su Il Tempo: magari il questore, oppure i due club. E non sarà un caso se all’incontro in programma per oggi nessuna delle parti in causa ci sarà. Problemi di comunicazione? Forse, ma alla fine meglio così, perché quando i grillini provano a spiegare fanno anche peggio. L’ordine del giorno infatti recita (testuale): «Implementazione delle barriere divisorie nelle curve dello stadio Olimpico». Implementazione? No, in realtà è l’esatto contrario. Di sicuro c’ è solo una cosa: la voglia del Movimento di «mettere il cappello» su una questione spinosa come quella delle barriere allo stadio.
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