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rassegna stampa

Zaniolo più delizia che croce: fa la differenza ma va gestito

Redazione

Nicolò rischia una multa per il gestaccio e Josè deve placare la sua esuberanza dentro e fuori dal campo

Il gesto di Zaniolo finisce sul tavolo del Giudice Sportivo. Uscendo dal campo al fischio finale nel derby, Nicolò - per replicare agli insulti ricevuti dagli spalti - si è toccato gli attributi abbinandoci poi le classiche corna. Atteggiamento che non è passato inosservato né in tribuna tantomeno agli ispettori della procura federale in campo che lo hanno inserito nel referto "per espressioni sconvenienti e offensive nei confronti dei tifosi avversari", scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Ora il fascicolo passa nelle mani di Gerardo Mastrandrea che dovrà decidere nel merito. A Trigoria, almeno ieri, non si respirava grande inquietudine. La serenità è dovuta ai numerosi precedenti che non hanno mai portato ad una squalifica ma, al massimo, ad un'ammenda. Il 30 ottobre 2019, ad esempio, Balotelli si rivolse con il dito medio nei confronti dei tifosi interisti: né multa, né squalifica. Copione che è ripetuto per Calabria (il 18 ottobre 2020, dito medio verso la panchina del Milan) e De Rossi (30 aprile 2017, gesto simile a quello di Zaniolo): anche in questi due casi nessuna penalità. La preoccupazione principale di Zaniolo dovrebbe esser quella di recuperare dal leggero affaticamento muscolare che lo ha costretto domenica a lasciare il campo a 13 minuti dalla fine. Giovedì contro lo Zorya non giocherà, pronto a riprendersi il posto contro l'Empoli.  Lo Zaniolo uscito dal derby è una delle poche note liete. E, insieme al ritorno di Pellegrini, la base dalla quale ripartire.